Muna Mussie, artista eritrea basata a Bologna, indaga nuovi linguaggi della scena e delle performing arts. Il suo lavoro, tra gesto, visione e parola, ricerca accordi precari su ipotesi di s-confino. Inizia il suo percorso artistico nel 1998 formandosi come attrice performer con il Teatrino Clandestino e con il Teatro Valdoca. Dal 2001 al 2005 è parte attiva nel gruppo di ricerca Open, progetto con il quale inizia a maturare il desiderio di indagare altre possibilità dello stare in scena. Dal 2006 crea lavori pienamente autoriali, di cui cura concezione, messa in scena e interpretazione: Madrepatria (2006), Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), 1PER1 (2009), Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2009) e Primavera 2009. Trasferitasi a Bruxelles realizza Monkey See, Monkey Do (2012) per due performer gemelle. Seguono l'installazione e performance Milite Ignoto (2015), le performance Oasi (2018), Curva (2019), Curva Cieca (2020) e PF DJ (2021), che indagano le apparizioni fantasmatiche e la storia minore. È autrice con Flavio Favelli della collezione di abiti FFMM (2007-2009). Tra gli interventi oggettuali si segnalano i progetti basati sulla pratica del cucito, e sulla trascrizione in forma di ricamo di parole e segni da indossare: Punteggiatura (2018) e Persona (2022), che vedono la lingua come spazio politico-affettivo; e Bologna St. 173 | የቦሎኛ ጎዳና (2021), mostra personale da Archive sites Milano, presentata anche a SAVVY Contemporary Berlin, sui concetti di casa, cittadella, fortezza e libertà. I recenti progetti Oblio (2021) e Oblio/Pianto del Muro (2022) introducono una ricerca sull’arte pubblica. L’azione Bientôt l'été (2021) e l’attività performativa PERSONA (2022) sono incontri ad personam: viaggi simbolici e reali in mondi dove incontrare il riflesso del sè. Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Brussels, Kaaitheater Brussels, MAMbo Bologna, Oplà/ArteFiera Bologna, HangarBicocca Milano, Màntica Cesena, Santarcangelo Festival, Viafarini Milano, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Festival Pergine Spettacolo, Sale Docks Venezia, ERT Bologna, Manifesta 13 Marsiglia, Happening! festival NAM Not A Museum Manifattura Tabacchi Firenze, Zona K Milano, Short Theatre Roma, SAVVY Contemporary Berlin, Biennale Democrazia Torino, Mattatoio Roma, MAXXI Roma, Sesc San Paolo, Kunstencentrum Buda Kortrijk, Szene Salzburg, Centrale Fies Dro, Black History Month Florence, Spazio Griot Roma. Muna Mussie è tra i vincitori del bando Italian Council, edizione 11 (2022) del MiC. Ha collaborato con il filmmaker Luca Mattei e con gli artisti Flavio Favelli, Riccardo Benassi, Sonia Brunelli, Gaetano Liberti, Irena Radmanovic, Dominique Vaccaro, Massimo Carozzi, Brett Bailey, Mette Edvardsen, Invernomuto e Zimmerfrei, olmo g. stuppia, Edizioni Brigantino, Alessandro Sciarroni. E’ in preparazione un disco di Muna Mussie e Massimo Carozzi per Xong collection – dischi d’artista, che uscirà nel 2023.
Muna Mussie, Eritrean artist based in Bologna, investigates the performing arts and the scenic languages to give shape to the tension that flows between different expressive poles, through gesture, vision and word. She began her artistic career in 1998, as actress/performer with Teatrino Clandestino and Teatro Valdoca. From 2001 to 2005 she was an active part in the research group Open, the project that marked her desire to experiment other possibilities of being on stage. After the performance opentolikemunamussie, she became the author of all aspects of her works, which she conceived, staged and interpreted: Madrepatria (2006), Più che piccola, media (2007), Con Permesso (2008), 1PER1 (2009), Ti ho sognato, ma non eri il protagonista (2009) and Primavera 2009. She also designed the FFMM clothing collection with Flavio Favelli (2007-2009). Her recent productions: the installation and performance Milite Ignoto (2015), and the performances Oasi (2018), Curva (2019), Curva Cieca (2021), PF DJ (2021), investigate ghostly apparitions and minor history. Among her international theatre projects is Monkey See, Monkey Do (Chapter I-II, 2011-2012). Her object interventions include Punteggiatura (2018), a project based on the practice of sewing, the embroidered script of Bergman’s Persona (2022), and Bologna St. 173 - የቦሎኛ ጎዳና (2021), solo show at Archive sites Milano, also presented at Savvy Contemporary Berlin, on the concepts of home, citadel, fortress and freedom. The action Bientôt l'été (2021) and the performing activity Persona (2022) are ad personam encounters: symbolic and real journeys into worlds and reflections where one can meet perhaps the self. The performative installation Oblio (2021) introduces her research on public art. Her work has been presented at Art Fall/PAC Ferrara, Xing Raum and Live Arts Week Bologna, Sandretto Re Rebaudengo Foundation Turin, Marino Marini Museum Florence, Workspace Brussels, MAMbo Bologna, Màntica Cesena, Santarcangelo Festival, Viafarini Milan, Ipercorpo Festival, Museion Bolzano, Festival Pergine Spettacolo, Sale Docks Venice, ERT Bologna, Manifesta 13 Marseilles, Happening! festival NAM Not A Museum Manifattura Tabacchi Florence, Zona K Milan, Short Theatre Rome, Savvy Contemporary Berlin, Democracy Biennial Turin, Mattatoio Roma, Oplà/Arte Fiera Bologna. Collaborations: Luca Mattei, Irena Radmanovic, Riccardo Benassi, Sonia Brunelli, Gaetano Liberti, Dominique Vaccaro, Massimo Carozzi, Brett Bailey, Mette Edvardsen, Invernomuto, Zimmerfrei, olmo g. stuppia, Edizioni Brigantino, Alessandro Sciarroni.