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Versione

Madrepatria

 Muna Mussie

 
 

Madrepatria è l'occasione per un nuovo incontro produttivo nato dal tessuto artistico bolognese (di adozione) dell'ultima generazione. Raum ha proposto a Muna Mussie (performer negli spettacoli del Teatrino Clandestino, Teatro della Valdoca e Open) di misurarsi con una creazione di sua concezione e regia che mettesse a frutto la propria esperienza di attrice e artefice di immagini. Su questo progetto Muna Mussie ha coinvolto l'artista sonoro Lum, anche lui attivo a Bologna, in un processo creativo autonomo e parallelo.

Madrepatria è uno spazio ridottissimo, stretto tra i muri e due bande tese e parallele. Gran parte dell'azione si svolge entro i suoi confini: un po' abita le sue rigidità, un po' svela i suoi 'momenti' elastici e in altro modo costringenti. Due figure, delle immagini e dei suoni, muovendosi al suo interno, si trasformano e diventano. Percorrono questo spazio di tensioni, scoprono la possibilità di plasmarlo, di iniziare a giocare con le sue forme, le sue linee. Tirarle fino al limite della loro elasticità, fino al punto in cui tornano indietro, per mostrare ancora la loro forza. Tutto avviene dentro un esercizio di auto-ironia che attraversa gesti liberatori, atti di automutilazione e di auto-censura. Tutto avviene dentro l'allusione a qualcosa che gira su stesso, qualcosa che non smette di ripetersi. Un movimento, forse rotatorio, in cui la linea che delimita lo spazio smette di essere confine invalicabile: oltrepassarla come rientrarci, senza abbandonare un gioco più o meno consapevole, con le sue costrizioni e le sue aperture.