Dal 8 al 15 aprile 2011 Xing presenta a Bologna l'undicesima edizione di F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo dal titolo "Segue". Il festival ospita non soltanto spettacoli ma esperienze polimorfe e cangianti dalla natura transdisciplinare, spazi non stabilizzati in cui confluiscono danza, performance, visioni e osservazione critica.
'Io seguito, io mi seguo'
Segue: registra per la prima volta un sistema di ritorni a Bologna di alcuni tra gli artisti che più stimiamo, con approfondimenti sulle loro opere che schiudano anche ad aspetti personali. Non c'è un particolare interesse per l'autobiografia in sè, ma per l'intreccio tra scelte individuali professionali e umane, tra creazioni e circostanze, tra ruoli e funzioni, tra saperi consolidati e riformulazioni. La stessa cornice del festival sposta le prospettive di incontro con gli artisti. Un giorno in scena, un giorno alla guida di un auto con passeggeri, un giorno tra il personale di sala, per una redistribuzione dei ruoli e dei gradi di relazione tra spettatore e performer. Come suggerisce Bruno Latour 'un attore non è nient'altro che ciò che trasforma, modifica, perturba e crea. Un attore è ciò che fa.' Le esplorazioni e le soluzioni personali di questi artisti vengono mostrate nel loro svolgersi (sono insieme trasformazione, testimonianza e oggetto di uno spettacolo che si racconta): dalla performance che si confronta con l'architettura del libro, alla micro-coreografia facciale, al remake cinematografico casalingo, al re-Butoh sessione di lavoro con google per incorporare una tradizione estranea, al lavoro sull'evocazione dell'invisibile, alla performance di embodied-music, sino ad un inclassificabile cabaret salmodiante. Nessun fil rouge estetico. Pluriversi.
F.I.S.Co.11 avrà luogo in un teatro all'italiana elegante e datato, il Teatro Duse, capovolgendone l'assetto una volta, per poi rientrare nel verso giusto una seconda; in due spazi laboratorio della città, Sì e DOM, gestiti da compagnie indipendenti solidali; e nell'abitacolo delle macchine di Critical Cab, luogo/tempo di riflessione critica, nel percorso che potrebbe condurre ai luoghi di spettacolo. Anche quest'anno il festival sarà accompagnato dagli appostamenti e osservazioni on line di Brainstorming Camera di Decompressione per Spettatori.
F.I.S.Co.11 (Segue > )
Con : Zachary Oberzan (USA), Antonia Baehr (D), Xavier Le Roy (F/D), Mette Edvardsen (N/B), Claudia Triozzi (F/I), Jonathan Burrows/Matteo Fargion (UK), Cristina Rizzo (I), Michele Di Stefano (I), Massimo Conti (I), Lucio Apolito (I), Luca Trevisani (I), Marten Spangberg (S), Riccardo Benassi (I/D).
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From the 8th to the 15th of april 2011, Xing presents in Bologna the 11th edition of F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo, entitled Segue (Follows). Held in various locations, F.I.S.Co.11 hosts spectacles as well as polymorphic experiences of transdisciplinary nature: not stabilized spaces where dance, performance, vision and critical observation flow together.
'I follow, I follow me'
Follows: accounts for the first reformulations. The frame of the festival shifts the expectations of the encounter with the artists. One day on stage; another day driving a passenger vehicle; and yet another among the running crew, assuring a redistribution of the roles and degrees of relation between spectator and performer. As Bruno Latour suggests, an actor is no more than ‘what it transforms, modifies, perturbs and creates’. An actor is what an actor does. The explorations and personal solutions of these artists are showed in their development (together they constitute the transformation, testimony, and object of a narrated spectacle): from the performance that questions the architecture of the book; to a micro-facial choreography; to the domestic filmic remake; to the re-Butoh working session with Google to incorporate a foreign tradition; to the work about summoning the invisible; to the performance of embodied music, up to an unclassifiable psalming cabaret. No aesthetic thread. Pluriverse. time a system of returns to Bologna of some of the artists we most admire, offering in-depths to their works that also disclose personal aspects. There isn’t a particular interest in autobiography but in the weaving between individual, professional and human choices; between creations and circumstances; roles and functions; between the grounded knowledge and its
F.I.S.Co.11 will take place in an elegant and dated theatre all’Italiana, the Theatre Duse, overturning it once, to return to its classical axis on a second moment; in two laboratory spaces of the city, Sì and DOM, managed by close independent companies; and in the compartment of the private taxis of Critical Cab: place/time of a critical reflection on the route that could lead to the places of the spectacle. Brainstorming Camera di Decompressione per gli Spettatori will accompany the festival on line in a space suspended between creation and fruition, strongly dependent on public participation.
F.I.S.Co.11 (Segue > )
With: Zachary Oberzan (USA), Antonia Baehr (D), Xavier Le Roy (F/D), Mette Edvardsen (N/B), Claudia Triozzi (F/I), Jonathan Burrows/Matteo Fargion (UK), Cristina Rizzo (I), Michele Di Stefano (I), Massimo Conti (I), Lucio Apolito (I), Luca Trevisani (I), Marten Spangberg (S), Riccardo Benassi (I/D).