Jacopo Benassi, fotografo e artista, vive e lavora a La Spezia. Negli anni sviluppa uno stile personale, dove la profondità di campo viene annullata e la luce del flash diviene una firma, un limite stilistico che Benassi si autoimpone per arrivare ad una fotografia cruda e priva di mediazioni. I soggetti fotografati sono i più disparati, un’umanità varia che si muove dalla cultura underground e musicale internazionale - a partire dall’esperienza del club B-Tomic, gestito dallo stesso fotografo assieme ad alcuni amici - ai ritratti di modelle, attrici, artisti, stilisti pubblicati in alcune delle più importanti riviste italiane, fino all’indagine sul corpo, spaziando dall'autoritratto, alla documentazione di incontri sessuali, alla statuaria antica. Benassi è occasionalmente anche performer e musicista. La sperimentazione sulla performance si lega sempre alla musica e viene mediata dall’immagine fotografica, soggetto e oggetto della sua ricerca. Recenti mostre personali: MATRICE (2022) alla Fondazione Carispezia a La Spezia, PAST (2021) alla Galleria Francesca Minini di Milano, Vuoto (2020) al Centro Pecci Prato, CRACK (2019) doppia mostra a CAMERA - Centro italiano per la fotografia di Torino e al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, e Bologna Portraits (2019) a Palazzo Bentivoglio a Bologna. Ha esposto per FotoGrafia - International Festival of Rome (2009), Vade retro. Arte e omossessualità, da von Gloeden a Pierre et Gilles (2007) alla Palazzina Reale di Firenze, Aphotography (2005) alla Changing Role gallery a Napoli, Artissima (2006-2007) a Torino. Ha collaborato con registi e scrittori come Paolo Sorrentino, Daniele Ciprì, Asia Argento e Maurizio Maggiani, e con il creative director Federico Pepe (per COCO, un progetto di musica e videoarte e per pubblicazioni di Le Dictateur). Nel 2011 ha aperto la Talkinass - Paper and Records e prodotto magazine e CD live di artisti della scena underground. Attivo nell'auto-editoria ha realizzato proprie pubblicazioni a tiratura limitata e un magazine prodotto in tempo reale al Palais de Tokyo di Parigi. Ha preso parte ad eventi tra cui No Soul for Sale (2010) alla Tate Modern di Londra, curato da Maurizio Cattelan e Massimiliano Gioni. Ultimamente Benassi si è orientato alla creazione di dispositivi di performance e fotografia basati sulla pratica del 'Live Shooting' dando vita ai soli UNISEX (2022) per Oplà. Performing activities, Hunt me down (2021) per Live Arts Week X, e alle collaborazioni con alcuni dei protagonisti della scena performativa, visiva e musicale italiana: con Lady Maru per Brutal Casual (duo attivo dal 2020), Kinkaleri per No Title Yet (2017) e ONCE MORE (2020), e con Sissi per Rollers (2019). La 1861 United Agency ha pubblicato una monumentale monografia di Benassi: The Ecology of Image (2009). Ha inoltre pubblicato i libri fotografici FAGS (NERO, 2020), Dying in Venice (bruno, 2015), Bologna Portraits (Damiani, 2019), Mis Q Lee (Quinlan, 2018), Gli aspetti irrilevanti (Mondadori, 2016) con Paolo Sorrentino. Ha realizzato i dischi ONCE MORE con Kinkaleri (Xong collection, Xing, 2021), e Benassi plays Benassi (2019), auto-documentazione sonora e fotografica del suo corpo, con remix di Khan of Finland e Jochen Arbeit. Ha collaborato con numerose riviste in Italia e all’estero: Rolling Stone, GQ, Wired italia, Wired U.S.A, Riders, 11 Freunde, e Crush Fanzine, Dapper Dan, Vice, Almaviva/Le Figaro, Gioia, Purple fr.