Dal 19 al 29 aprile 2007 Xing presenta a Bologna e Modena la 7a edizione di F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo, dal titolo Today is ok. F.I.S.Co. ospita le realtà più rappresentative di quella zona di convergenza esistente fra le arti contemporanee: danza, arti visive, teatro, performance, dando spazio a esperienze di punta della ricerca internazionale più avanzata. Il programma della edizione 2007 (spettacoli, performance, installazioni, eventi speciali) ruota attorno a tre diverse tipologie di ambienti; un moderno spazio urbano-metropolitano, un teatro classico, un luogo sotterraneo nel cuore della città storica. Today is ok, tema di questa edizione, dà spazio ad un desiderio anti-consumistico in ambito spettacolare. Today is ok non è un giudizio ma l’affermarsi di un intra-tempo, un intervallo temporale tra sintassi differenti. La stessa scansione del programma di Today is ok è condotta da un ritmo, da accostamenti di opere che cercano di stabilire un continuum organico in grado di riconciliare ragione, sensualità, sentimenti, volontà e di lasciar spazio a una apparente insignificanza. Siamo in un momento di latenza rappresentativa in Italia, in Europa. Cosa si profila? L’asciuttezza della coreografia e performance concettuali che hanno segnato con forza il capitolo più recente dell’innovazione scenica e che F.I.S.Co. ha seguito in questi anni, sta forse migrando da qualche altra parte. Si stanno creando dei meticci, opere che non vogliono stare in una forma, che rifiutano uno stile, che cambiano rotta. Siamo arrivati alla data di scadenza ed è importante capire come si smonta questo teatro. In sintonia con una ‘società liquida’ vediamo un’arte che ha l’intelligenza di modificarsi prima che si consolidino abitudini. La forza pressante della realtà e del banale di ogni giorno, penetra e gareggia nella creazione scenica. Libertà personale, capacità di adattamento a situazioni indeterminate, tolleranza nei confronti della frammentazione, accettazione della dispersione sono le carte degli artisti invitati a questa edizione del festival. Tutti molto diversi: non ci sono stili, identità o linguaggi comuni da evidenziare ma approcci e riflessioni alla creazione in un’epoca decisamente post-eroica. Today is ok mette in una posizione di ascolto aperto, un modo di vedere le cose forse dimenticato o forse nuovo che attiva la fantasia e la coscienza, quasi per ‘evaporazione’. E lo spettatore, il destinatario definitivo, è convocato ad esserci.
From the 19th to the 29th April 2007 Xing presents in Bologna and Modena the 7th edition of F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo, entitled Today is ok. F.I.S.Co.showcases the most representative examples of the convergence taking place across the contemporary arts (dance, theatre, performance, visual and plastic arts) and gives pride of place to the peak of advanced international research. F.I.S.CO. has a different title for every edition, in order to underline his constant search for the most innovative on the international art scene. The program of the 2007 edition (performances, installations, special events) revolves around three diverse environments: a modern urban-metropolitan space, a classical italian theater, and a subterranean location in the heart of the historical city. Today is ok is not a judgement but an affirmation of an intra-time, an interval between diverse syntaxes. The same scan of the Today is ok program is conducted from a rhythm, from approaches of works that strive to stabilize an organic continuum in order to reconcile reason, sensuality, sentiments, will and to allow space for an apparent insignificance. We are in a moment of representative latency in Italy, in Europe. What is going to happen? The leanness of choreography and conceptual performance that forcibly signaled the most recent chapter in scenic innovation, and that F.I.S.Co. has followed in these years, is perhaps migrating elsewhere. Hybrids are being created, works that resist being put into a mold, that refuse style, change course. Maybe we have come to the expiration date and it’s important to observe how this theater dismantels itself. In tune with a ‘liquid society’, we see an art that has the intelligence to modify itself before it develops habits. The urgent forces of reality and daily banality, penetrating and competing in scenic creation. Personal freedomability to adapt to indeterminate situations, tolerance when confronted with fragmentation and opacity, acceptance of dispersion are the cards of the artists invited to this edition of the festival. All very different: there is not a common style, identity or language to point at but approaches and reflections on creation in a decidedly post-heroic epoch. Today is ok puts us in a position of open listening, a way of seeing things that are perhaps forgotten or entlrely new, that activate fantasy and awareness, almost to the point of ‘evaporation’. And the spectator, the definitive receiver, is called to attend.