Marino Formenti, pianista, performer, compositore, direttore, è stato salutato dal Los Angeles Times come “un Glenn Gould del XXI secolo”. Il suo molteplice itinerario musicale sembra rivelare innanzitutto una sorta di inquietudine: un incessante bisogno di scoprire che lo ha portato a concepire formati concertistici e performance artistico-musicali radicalmente nuovi. I suoi concerti includono composizioni e/o improvvisazioni proprie, interpretazioni di opere contemporanee o riflessioni radicali su capolavori e archetipi della musica classica o di vari repertori. In progetti più recenti si rivolge a forme di musica non "alta", incluso collaborazioni con artisti hip-hop e musicisti non occidentali di diverse tradizioni.
In recital pianistici radicalmente innovativi (Ma Mort, Liszt Inspections, Torso) Marino Formenti crea degli "streams of consciousness" (The San Francisco Chronicle) tra opere, epoche e culture in una sorta di flusso continuo. Questi approcci sono stati presentati tra l'altro al Lincoln Center di New York, al Festival di Lucerna, alla Wigmore Hall di Londra, alla Konzerthaus di Vienna. Ma è al di là del concerto musicale che Marino Formenti crea le performance più estreme nella forma e nell'approccio, creando il contesto necessario alla performance stessa e spesso interrogandone la dimensione sociale. In NOWHERE (2010>ongoing), durational performance, il pianista suona ininterrottamente e vive per diverse settimane nello stesso spazio performativo senza mai abbandonarlo. La performance è aperta al pubblico e trasmessa in streaming 24 ore su 24. (Berliner Festspiele, TIME SPANS New York, Gulbenkian Foundation Lisboa, Live Arts Week/Xing Bologna, Triennale Milano, Teatro Colón Buenos Aires, ecc. ). ONE TO ONE (2013) è un intimo appuntamento musicale con un/a visitatore, della durata di 2 ore, un formato espanso in seguito fino a una giornata intera con una persona sconosciuta (per Haubrock Berlino). in questa performance pianista e ospite diventano gradualmente partner. (Art Basel, Berlin Art Week, MEC Los Angeles, ecc.). In TRIESTERSTRASSE 66 (2022) Formenti ha trascorso un mese in una casa popolare a Graz, in Austria, vivendo, suonando, scambiando esperienze con inquilini di culture, età, provenienze diverse. Insieme hanno concepito una performance musicale. Con SCHÖNBERG PFEIFEN (2024), per il 150esimo della nascita di Arnold-Schönberg, Formenti si è installato per le strade di Vienna con un pianoforte e una troupe cinematografica per interrogare la frase del compositore: "un giorno la gente fischietterà la mia musica per le strade". Nel film SCHUBERT UND ICH (2014) Formenti agisce con cinque non-musicisti di età e backgrounds diversi; insieme lavorano all'interpretazione di brani di Franz Schubert, lontano dalla resa asettica del mondo produttivo. Il film è stato candidato all'Austrian Film Award 2014.
Marino Formenti è apparso come solista ai festival internazionali di Salisburgo, Lucerna, Edimburgo, Schleswig-Holstein - così come alla Avery Fisher Hall di New York, alla Philharmonie e Konzerthaus di Berlino, al Musikverein e Konzerthaus di Vienna, alla Disney Hall di Los Angeles, alla Wigmore Hall di Londra, al Festival d'Automne di Parigi, alla Philharmonie di San Pietroburgo, alla Suntory Hall di Tokyo. È stato Artist in Residence al Lincoln Center di New York, alla Wigmore Hall di Londra, al Festival Pèlerinages di Weimar insieme a Sir Andras Schiff e al BeethovenFest di Bonn 2020 per le grandi celebrazioni del 250° anno di nascita del compositore. I suoi impegni orchestrali come solista includono esibizioni con la New York Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic, i Münchner Philharmoniker, la Cleveland Orchestra, la Gustav Mahler Chamber Orchestra, insieme direttori quali Franz Welser-Möst, Gustavo Dudamel, Kent Nagano, Daniel Harding, Esa-Pekka Salonen. Su invito del pianista Maurizio Pollini ha diretto con lui al Teatro la Scala di Milano, alla Salle Pleyel di Parigi, al Parco della Musica di Roma. Ha ideato e diretto progetti al Musikverein Wien, Konzerthaus Wien, Ravenna Festival, Wien Modern, MEC Los Angeles, Biennale di Salisburgo e altri.
Marino Formenti è anche riconosciuto nel mondo dell'arte come creatore di performances e installazioni sonore e musicali. Come artista è stato ospite di istituzioni come il Palais de Tokyo di Parigi, il MUMOK, il KHM e l'Albertina di Vienna, Art Basel, la Fondazione Gulbenkian di Lisbona, la Fondazione Onassis di Atene, la Berlin Art Week, la Vienna Art Week, la Triennale di Milano, la Biennale di Sion, il MdM di Salisburgo, il MADRE e la Fondazione Nitsch di Napoli, il Museo Nitsch di Mistelbach, il Portikus di Francoforte. Ha collaborato con il pittore Georg Baselitz per una durational performance (Albertina/Wien Modern); con Stephen Prina (Art Basel), Florian Pumhösl (MUMOK e Art Basel), Alex Cecchetti (Palais de Tokyo Parigi), e con il giovane collettivo LAX BAR (Wiener Festwochen). Tra i suoi partner musicali figurano Gidon Kremer, Lars Vogt, Tabea Zimmermann, Nicolas Altstaedt, Jörg Widmann, Barbara Hannigan, la compositrice-performer Olga Neuwirth, l'attore Ulrich Matthes e altri. Nel 2022 Ha lavorato con il regista Michael Haneke, dedicandogli la performance 71 FRAGMENTS (Musikverein Wien/Filmmuseum). Nel mondo del teatro e della performance ha lavorato con Rodrigo Garcia Tim Etchells/Forced Entertainment, Kris Verdonck, Silvia Costa, Ann Liv Young, Philipp Gehmacher. Ha inoltre lavorato a stretto contatto con alcuni dei più grandi compositori del nostro tempo, come György Kurtág, Helmut Lachenmann, Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Olga Neuwirth e altri; e collaborato con la star dell'hip-hop tedesco-nigeriano MEGALOH, con il duo hip-hop viennese-turco ESRAP, con l'icona del rock progressivo italiano Franz di Cioccio della PFM e con artisti provenienti da Marocco, Nigeria, Afghanistan, Cina e altri paesi. Ha tenuto masterclass di Performance Contemporanea e Art Performance presso la HFMT di Colonia, la MDW di Vienna, la HKB di Berna ecc. Alla Columbia University di New York è stato Keynote Speaker per la Transformative Learning Conference 2019 come creatore di “performances sistemiche”. È stato premiato con il Belmont-Award 2009 per la Musica Contemporanea della Forberg-Schneider-Stiftung di Monaco.
Marino Formenti, pianist, performer, composer, conductor, has been hailed by the Los Angeles Times as “a Glenn Gould of the 21st century.” Formenti’s manifold music itinerary seems to reveal first of all a kind of restless need to discover: a quest that lead him to conceive radically new concert formats and art/music performances. His music performances include own compositions and/or improvisations, interpretations of contemporary works or radical reflections on masterpieces and archetypes of classical music and other repertoires. In more recent projects he turns to non-western forms of music, including collaborations with hip-hop artists and musicians from different traditions. In radically innovative piano recitals (Ma Mort, Liszt Inspections, Torso) Marino Formenti creates a “streams of consciousness” (The San Francisco Chronicle) between works, epochs and cultures in a continuous flow. These approaches have been presented at Lincoln Center in New York, the Lucerne Festival, Wigmore Hall in London, and the Konzerthaus in Vienna, among others. But it is beyond the musical concert where Marino Formenti creates more extreme performances in form and approach, often imagining the context for the performance itself and interrogating its social dimension.
It’s the case of NOWHERE (2010>), durational piano performance where the pianist plays continuously and lives for several weeks in the same performance space without ever leaving it; or ONE TO ONE (2013>) an intimate musical encounter with a visitor; or TRIESTERSTRASSE 66 (2022) where Formenti spent a month in a public housing in Graz, Austria and conceived a musical performance together with tenants of all cultures, ages, backgrounds; or the musical film SCHUBERT UND ICH (2014) where he acts with five non-musicians interpreting pieces by Franz Schubert; or the recent SCHÖNBERG PFEIFEN (2024) for the 150th anniversary of Arnold-Schönberg's birth, where he set up on the streets of Vienna with a piano and a film team to question the composer's phrase: "one day people will whistle my music in the streets.”
Marino Formenti has appeared as a soloist at international festivals in Salzburg, Lucerne, Edinburgh, and Schleswig-Holstein-as well as at Avery Fisher Hall in New York, the Philharmonie and Konzerthaus in Berlin, the Musikverein and Konzerthaus in Vienna, Disney Hall in Los Angeles, Wigmore Hall in London, the Festival d'Automne in Paris, the Philharmonie in St. Petersburg, and Suntory Hall in Tokyo.He was Artist in Residence at Lincoln Center in New York, Wigmore Hall in London, Festival Pèlerinages in Weimar together with Sir Andras Schiff, and BeethovenFest in Bonn 2020 for the major celebrations of the composer's 250th year of birth. His orchestral engagements as a soloist include performances with the New York Philharmonics, Los Angeles Philharmonics, Münchner Philharmoniker, Cleveland Orchestra, Gustav Mahler Chamber Orchestra, along with conductors such as Franz Welser-Möst, Gustavo Dudamel, Kent Nagano, Daniel Harding, Esa-Pekka Salonen. At the invitation of pianist Maurizio Pollini, he has conducted with him at Teatro la Scala in Milan, Salle Pleyel in Paris, and Parco della Musica in Rome. He has conceived and conducted projects at Musikverein Wien, Konzerthaus Wien, Ravenna Festival, Wien Modern, MEC Los Angeles, Salzburg Biennale and others.
Marino Formenti is also recognized in the art world as a creator of sound and musical performances and installations. As an artist, he has been guest of institutions such as the Palais de Tokyo in Paris, MUMOK, KHM and Albertina in Vienna, Art Basel, Gulbenkian Foundation in Lisbon, Onassis Foundation in Athens, Berlin Art Week, Vienna Art Week, Milan Triennale, Sion Biennial, MdM in Salzburg, MADRE and Nitsch Foundation in Naples, Nitsch Museum in Mistelbach, Portikus in Frankfurt. He has recently collaborated with painter Georg Baselitz for a durational performance (Albertina/Wien Modern), and with Stephen Prina (Art Basel), Florian Pumhösl (MUMOK and Art Basel), Alex Cecchetti (Palais de Tokyo Paris), and the young collective LAX BAR (Wiener Festwochen). His musical partners include Gidon Kremer, Lars Vogt, Tabea Zimmermann, Nicolas Altstaedt, Jörg Widmann, Barbara Hannigan, composer-performer Olga Neuwirth, actor Ulrich Matthes and others. In 2022 he worked with film director Michael Haneke and dedicating to his work the performance 71 FRAGMENTS (Musikverein Wien/Filmmuseum). In the world of theater and performance he has worked with Rodrigo Garcia Tim Etchells/Forced Entertainment, Kris Verdonck, Silvia Costa, Ann Liv Young, Philipp Gehmacher. He has also worked closely with some of the greatest composers of our time, such as György Kurtág, Helmut Lachenmann, Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Olga Neuwirth and others; and collaborated with German-Nigerian hip-hop star MEGALOH, Viennese-Turkish hip-hop duo ESRAP, Italian progressive rock icon Franz di Cioccio of PFM, and artists from Morocco, Nigeria, Afghanistan, China and other countries. He has given master classes in Contemporary Performance and Art Performance at HFMT in Cologne, MDW in Vienna, HKB in Bern, etc. At Columbia University in New York, he was Keynote Speaker for the Transformative Learning Conference 2019 as a creator of “systemic performances.” He was awarded the 2009 Belmont-Award for Contemporary Music by the Forberg-Schneider-Stiftung in Munich.