I Rechenzentrum si sono formati nel 1997 in occasione di Documenta X di Kassel. E’ un progetto di musica elettronica, con sede a Berlino, che ha deciso di istituire il confronto con la produzione di visuals un punto centrale del proprio lavoro di ricerca. Il dvd Director’s cut, pubblicato di recente da Mille Plateaux, testimonia un caso per ora unico di integrazione suoni/immagini in movimento in un prodotto discografico: si tratta di una selezione di video che accompagnano in synch le tracce audio e che sono fruibili una dietro l’altra come a costituire un unico estesissimo film sperimentale. Vi si alterna la tradizione del found footage, quella dell’astrattismo, fra frame dipinto a mano, immaginario cinetico rètro e suggestioni liriche super8. I live di Rechenzentrum sono un’esperienza di attraversamento di paesaggi cinematici click & cuts da cui emergono imperiose progressioni minimal-atmosferiche techno. Rechenzentrum è composto attualmente da Marc Weiser ai suoni e Lillevan Pojboi alle immagini. Hanno pubblicato, fra l’altro, per le etichette Kitty-Yo, Shitkatapult, Bip-hop e mille plateaux. Lillevan dichiara di ispirarsi direttamente alla tradizione del cinema sperimentale e alla poetica di Jean-Luc Godard nel cercare le relazioni possibili fra immagini, loro intensità e textures. Collabora inoltre regolarmente con Zbigniew Karkowski, Zeitblom, Christine Hill e Tarwater.
Rechenzentrum was formed in 1997 on the occasion of Documenta X of Kassel. It is an electronic music project, based in Berlin, where it was decided to establish the comparison with the production of images as a central point of their own research work. Rechenzentrum live is an experience of crossing cinematic snapshot landscapes from which emerge imperious minimal-atmospheric techno progressions. Rechenzentrum is currently made up of Marc Weiser on sounds and Lillevan Pojboi on the images. They have released on the Kitty-Yo, Shitkatapult, Bip-hop and Mille Plateaux labels, among others. Lillevan declares to be inspired directly by the experimental cinematic tradition and by Jean-Luc Godard’s poetic vision in the search for possible relationships between images, their intensity and textures. In addition, she regularly collaborates with Zbigniew Karkowski, Zeitblom, Christine Hill and Tarwater.