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Jan Jelinek

 
 

Sotto la forma dei suoi vari pseudonimi, Farben, con un tuffo nella soul music o Gramm, con un approccio particolare al dance-floor, Jan Jelinek si è imposto come una delle figure cardine della musica elettronica della seconda metà degli anni Novanta, in particolare con i suoi album per Scape. Gli indimenticabili Scape07, Loop-Finding-Jazz-Records, Scape06 Tendency e Scape14, Jan Jelinek avec the Exposures, hanno imposto una personalità che fa del campionamento e della ridistribuzione di microframmenti da materiali originali in tessiture ritmiche coinvolgenti e avvolgenti, uno stile unico e seducente. Il recente album La nouvelle pauvreté ha rivelato definitivamente le fonti mettendo inoltre a nudo, come strumento addizionale, la voce di Jelinek stesso.

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Under his various pseudonyms (Farbens, with a dive into soul music, or Gramm, with a particular approach to the dance-floor) Jan Jetlinek has become a central figure in electronic music of the second half of the Nineties, in particular with his albums for Scape. The unforgettable releases Scape07, Loop-Finding-Jazz-Records, Scape06 Tendency and Scape14, Jan Jelinek avec the Exposures, have made him a personality, who turns sampling and redistributing micro fragments of original material, into inviting and warm rhythmic textures, a unique and seductive style. His recent album La nouvelle pauvreté has  definitively revealed his sources  and also bared Jelinek's own voice, as an additional instrument.