Fin dal 2001, il musicista austriaco Stefan Nèmeth, membro dei Radian (ospiti di Netmage 04), di Lokai e co-fondatore di Mosz records, ha collaborato con cineasti sperimentali, videomaker e artisti visivi creando colonne sonore di film, video e installazioni. Nèmeth non aveva mai pensato di rimaneggiare quella mole di materiali fino al recente progetto di Film, album per la Thrill Jockey, in cui ha rimesso mano a ore di musiche, le ha ristrutturate e risuonate al punto da rendere le tracce audiovisive un’evocazione cinematica. Field, per esempio, per il corto Domino (2005) di Lotte Schreiber, è basato sul sound design per le architetture rappresentate nello stesso Domino, con aggiunte di percussioni, chitarre, elettronica ed il contributo alla sezione ritmica di Martin Brandlmayer di Radian. I suoni di Film sono gli ormai classici frammenti di mondi sonici fra post rock, rock strumentale e ritmiche che oscillano fra sequenze jazz e ricordi di strutture disco.
Since 2001, Austrian musician Stefan Nèmeth, member of Lokai, Radian (guest at Netmage 04), and co-founder of Mosz records, has worked with experimental filmmakers, videomakers and visual artists on soundtracks for films, videos and installations. Nèmeth had never considered taking that mass of material and rearranging it until Film, his album for Thrill Jockey, where he took hours of music, restructured and re-recorded it until it conjured up a possible cinematic evocation. Field, for example, for the short Domino (2005) by Lotte Schreiber, is based on a sound design for the architecture represented in the film, with added percussion, guitar, electronics and the contribution, again in the rhythm section, of Radian's Martin Brandlmayer. The sounds in Film are the by now almost classical fragments of sonic worlds between post rock, rock instrumentals and rhythms that oscillate between sequence jazz and memories of disco structures.