Midnight Snack è un'intensificazione di azioni e trame che si accendono quando tutto intorno tace e dovrebbe riposare. E' un'attività inappropriata, un'affamata pulsione adolescenziale che si nutre saccheggiando selvaggiamente la cattedrale poetica eretta da Amelia Rosselli, poetessa della ricerca, organista ed etnomusicologa, che ha fatto del verso un problema musicale, del contenuto una pulsione psichica. "Le chiediamo udienza. Perché ci dia parola. Pensiero, corpo, suono. Entriamo di soppiatto nei suoi urti e allarmi, nei suoi collassi e controlli, nel suo territorio di allucinazione. Ci facciamo trascinare in una vertigine linguistica e dei sensi che deforma, corrode, spacca, intacca con acidi la fotografia del reale. Incorporiamo il suo sguardo inquieto che non trova una collocazione, sempre oscillante tra un dentro e un fuori, il giorno e la notte, la realtà e il sogno. Nella notte immobile qualcuno veglia. Si nutre, pensa, parla, prepara, costruisce, si ferma, si affanna."
Dai tabaccai metà delle sigarette erano drogate […]. Intanto i telefoni saltavano, le conversazioni telefoniche erano ascoltate e si udivano addirittura reazioni psicologiche di divertimento o di minaccia […]. Venivo auscultata. Nell'aria, in casa, v'erano rimbombi e come lontane conversazioni […]. Una notte mi svegliai soffocando, e sentii come la stanza piena d'onde elettromagnetiche, e me con le gambe addormentate e formicolanti. Forse un aumento di corrente durante il programma televisivo della sera prima, e un accumularsi d' onde nella stanza chiusa?
(Amelia Rosselli)
Midnight Snack
azione, set design Silvia Costa
suono Claudio Rocchetti
produzione Xing/Raum
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Midnight Snack is an intensification of actions and narratives that crop up when everything around is silent and should be resting. It is an inappropriate activity, a hungry adolescent instinct that feeds itself wildly by ransacking the poetic cathedral erected by Amelia Rosselli, poet, organist and ethnomusicologist, who has turned the verse into a musical problem, and its contents into a psychic impulse. "We ask her to give us a word: thought, body, sound, let us sneak into her bumps and alarms, into her collapses and controls, into her hallucinatory territory. We get caught up in a linguistic vertigo and in a confusion of the senses that deforms, corrodes, splits and etches onto the photograph of reality with acids. We incorporate her restless gaze that cannonot find its place, always oscillating between an inside and an outside, day and night, dream and reality. In the still night someone stays awake. Someone nourishes, thinks, talks, prepares, builds, stops, struggles."
Midnight Snack
performer, set design Silvia Costa
sound Claudio Rocchetti
production Xing/Raum