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Versione

Smashing

 Jimmie Durham

 
 

Smashing è semplice, quasi elementare. Ma c’è tutto. Un signore elegantemente vestito ripreso dall’alto siede dietro un banco da scuola. Come in una processione infinita, una serie di ragazzi e ragazze, presumibilmente studenti, entrano in campo portando ciascuno un oggetto diverso. Il signore – Jimmie Durham – afferra l’oggetto e lo scaglia, lo sbatte, lo frantuma o lo spiaccica sul banco, più o meno violentemente. Perché c’è tutto? C’è la visione di Durham, il suo atteggiamento nei confronti degli oggetti e della loro altamente potenziale insensatezza. C’è la critica latente alle dinamiche del consumismo. C’è il suo senso del divertissement, o la sua profonda ironia. C’è un’evidente dimensione performativa, incardinata sull’apparente ripetitività di un gesto, che finisce per diventare ossessivo anche se mai estenuante. Passando alla visione, è evidente quanto si instauri una forma di ipnotismo. Smashing è spiazzante, magnetico, pericolosamente attrattivo, oltre che blandamente punk. Opera improbabile e smaccatamente divertita, parla di fondamentali questioni di scultura. Ma anche inevitabilmente di comportamenti d’artista. Rari, leggeri, provocatori. Perché, in fondo, dannatamente normali.

Smashing
ideazione e azione  Jimmie Durham
video  Maria Thereza Alves
(da performance, Como, luglio 2004)

produzione Fondazione Antonio Ratti, Como
X Corso Superiore Arti Visive

Smashing is simple, almost elementary. An elegantly dressed man is sitting behind a school desk. Just like in an infinitely long procession, a series of guys and girls, presumably students, enter into the space, each one carrying a different object. The man – Jimmie Durham – takes the object and flings it, bangs it, shatters it or smashes it on the desk, more or less violently. There’s everything in this videowork. There is the image of Durham, and his attitude towards the objects and towards their totally senseless potential. There is the latent criticism on the dynamics of consumerism. There is his sense of divertissement, or his profound irony. There is the obvious dimension of a performance which hinges on the repetitiveness of a gesture, which could become obsessive but not exhausting. Smashing is disorienting, hypnotic, dangerously attractive, other than being slightly punk. An improbable and exaggeratedly enjoyable work, it raises fundamental questions about sculpture. And inevitably, also about the behaviour of an artist. Rare, light and provoking. Because, at the end, it’s damned normal.

Smashing
concept Jimmie Durham
video  Maria Thereza Alves
from performance, Como, July 2004)

production Fondazione Antonio Ratti, Como
X Corso Superiore Arti Visive