Lum compone ossessive melodie che si poggiano su un campo di onde radio e di residui sonori liberati nello spazio del live. Improvvisazioni chitarristiche intime e profonde come un ricordo d'infanzia fanno da contrappeso a mixaggi di nastri magnetici su cui sono registrati suoni scabri e marginali della quotidianità. Ritorna la volontà di far coesistere mondi lontani, suoni che non rinnegano la loro origine (valendosi delle loro diversità) mettono in funzione meccanismi “totali” e “rigeneranti”.