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Versione

La Pelle dello Spazio

una performance di Yasmine Hugonnet

13/2/2025 - 13/2/2025
Raum Bologna

Giovedi 13 febbraio 2025 alle 22 Xing presenta a Raum, Bologna, La Pelle dello Spazio, performance della coreografa svizzera Yasmine Hugonnet (da La Peau de l’Espace, opera vincitrice del “Prix du Suisse de Danse 2021”).

La Pelle dello Spazio è un solo che nasce dal desiderio di far sentire, vedere, comprendere, i pensieri che animano il lavoro di creazione. In questa performance Hugonnet prosegue il percorso di ricerca sulla presenza corporea, il linguaggio e la voce interrogando il piano della percezione e articolando il pensiero in movimento. Questo modo di comporre la danza invita gli spettatori a un gioco con il visibile e l'invisibile fatto di persistenze e trasformazioni. Una performance danzata e parlata in cui Hugonnet dispiega il suo corpo nello spazio pensato come una seconda pelle, in un flusso di figurazioni che diventano supporto immaginativo. Gesti e posture evocano figure ma anche spazi esterni o, talvolta, oggetti invisibili. La coreografia ci invita così ad abitare una pluralità di stati del corpo e della mente, di potenzialità sensibili ed empatiche indirizzando la nostra attenzione sui misteri delle capacità motorie.
 
Cos'è questo corpo invisibile che ci tocca tutti? Cosa vibra tra le nostre pelli? Qual è il supporto delle nostre finzioni e immaginazione?
Qual è la nostra percezione della forma? Come si costruisce attraverso i nostri sensi? 
Dove comincia e dove termina la forma nella danza? Che cos’è un corpo situato? Come materializzare la gravità e la propriocezione? Qual è lo scambio di informazioni tra un corpo e il pubblico?

Yasmine Hugonnet è coreografa, danzatrice e ricercatrice. Il suo lavoro indaga i rapporti tra forma, la sensazione e e la germinazione dell’immaginario, ed esplora la (de)costruzione del linguaggio coreografico attraverso processi di incarnazione e di appropriazione (la sua ricerca si è spinta fin verso la muscolatura interna, sviluppando nel tempo una pratica sulla ventriloquia). Gravità, persistenza, pieno, vuoto, immobilità, movimento sono le coordinate fondamentali della sua arte coreografica. Nata a Montreux in Svizzera nel 1979 e cresciuta in Mali, ritorna in Europa dove studia danza classica e contemporanea prima a Losanna, poi al Conservatoire National Supérieur de Danse di Parigi e infine a New York dove studia postmodern dance. Si interessa parallelamente di contact dance, improvvisazione, Butoh e ricerca coreografica. Dal 2000 inizia a creare proprie coreografie esplorando diversi formati performativi col collettivo Synalephe. Lavora per due anni a Taiwan con artisti non vedenti. Si trasferisce poi in Olanda per seguire il Master in Coreografia "Dance Unlimited", studio teorico-pratico in cui intraprende la ricerca sulla nozione di presenza. La sua riflessione sul gesto è stata orientata da importanti incontri con i coreografi e ricercatori Peter Goss, Odile Rouquet e Lisa Nelson. Nel 2006 è in residenza a Lubiana in Slovenia dove collabora con vari artisti e istituzioni (En Knapp, Maska, Plesni Theater). In seguito crea il trio RE-PLAY (2006) e il solo Latitudes de Pose (2007). Continua a lavorare in stretta collaborazione con la scena slovena sviluppando per il Museo Civico di Lubiana le creazioni site-specific Of Other e AAAAA. Solo for four voices (2008). Dal 2009 al 2013 si concede un lungo periodo di ricerca, seguito dalla costituzione della sua compagnia Arts Mouvementés a Losanna e dalla creazione di tre soli: Le Rituel des Fausses Fleurs (2013), Le Récital des Postures (2014) -premiato con il Prix Suisse de Dance- e La Traversée des Langues (2015). In questo fase sviluppa un linguaggio coreografico incentrato sulla relazione tra postura, attenzione e immaginazione. Approfondendo la ricerca sull'attenzione, la germinazione delle figure, e la postura come contenitore, sviluppa la pratica del ventriloquismo. Dopo il riconoscimento internazionale, creaLa Ronde / Quatuor (2016) per il festival Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis e per la Biennale Danza di Venezia, il solo Se Sentir Vivant (2017), il trio CHRO NO LO GI CAL (2018),  Seven Winters (2019), e la performance corale per spazi aperti Extensions (2019), ripresa poi con danzatrici italiane durante la residenza d'artista a Palermo a Palazzo Butera grazie all'Istituto Svizzero, occasione in cui la coreografa ha anche trasmesso alla danzatrice Ilaria Quaglia i suoi solo Se Sentir Vivant eLe Rituel des fausses fleurs. Seguono il solo La Peau de l’Espace (2021), il cabaret ventriloquo Les Porte-Voix (2022) presentato al Festival d’Automne à Paris, e la sua versione junior Sacs à Murmures (2024).   www.yasminehugonnet.com

Raum
Via Ca' Selvatica 4/d – Bologna

Ingresso
pay as you wish

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Thursday 13 February 2025 at 10 pm  Xing presents at Raum, Bologna,La Pelle dello Spazio, performance by the choreographer Yasmine Hugonnet (from La Peau de l'Espace, winner of the "Prix Suisse de Danse 2021").

La Pelle dello Spazio (The Skin of the Space) is a solo born from the desire to make spectators feel, see and hear the thoughts that animate the work of creation.The performanceembodies concepts of bodily presence. A danced and poetic oratorical formin which Yasmine Hugonnet unfolds her body in space as a second skin, in a flow of figurations that become a support for our imagination. The articulation of thought in movement is perceived: words and speech associated with movements direct the attention of the audience. This way of composing dance, between deployment and stability, invites us to a game with the visible and the invisible, made of persistence and transformations, inhabiting a plurality of states of body and mind, of sensitive and empathetic potential.

What is this invisible body that touches us all? That vibrates between our skins? What is the support of our fictions and our imagination?
What is our perception of form? How is it constructed with our senses?
Where does form in dance begin and end? What is a situated body? How to materialize gravity and proprioception? What information is exchanged between a body and an audience?

Yasmine Hugonnet is a Swiss choreographer, dancer and researcher. Her work investigates the relationship between form, image and sensation, in the (de)construction of the language of choreography and the process of embodyment and appropriation. Born in Montreux in 1979, and living in Mali as a child, back in Switzerland she started dancing ballet and moved to contemporary dance. Interested in contact improvisation, Butoh and composition, she studied dance at National Superior Conservatory in Paris, and postmodern dance in New York. In 2000 she started creating in the frame of the collective Synalephe exploring various performative formats, and developed a practice of dance and performance with visually impaired artists, spending two years in Taiwan. As she looked for a more critical context, she moved to The Netherlands joining the Choreography Master Degree 'Dance Unlimited' program: a practical and theoretical master for which she researched upon the notion of presence in performance, studied Butoh and Laban Movement Analysis. Since then her work has been oriented by important encounters with choreographer and mouvement researchers Peter Goss, Odile Rouquet and Lisa Nelson. In 2006 she went to Ljubljana in Slovenia for an artist residency where she collaborated with various artists and institutions (En Knapp, Maska, Plesni Theater). She created the trio RE-PLAY (2006) and the solo Latitude de Pose (2007). She kept working in close collaboration with the Slovene scene and developed the site specific piece Of Other for the City Museum in Ljubljana and the group piece AAAAA. Solo for four voices (2008). From 2009 to 2013 she took a long period of research followed by the constitution of her company Arts Mouvementés in Lausanne, and the creation of three solos: Le Rituel des Fausses Fleurs (2013), Le Récital des Postures (2014) -awarded by Swiss Dance Award- and La Traversée des Langues (2015). In this period she developed a dance language with a focus on the relation between postures, attention and imagination. Deepening her understanding of the movement of attention, the germination of figures, the idea of postures as containers, she also developed a practice of ventriloquism. After the international recognition, she created La Ronde / Quatuor (2016) for the festival Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis and Venice Dance Biennale, the solo Se Sentir Vivant (2017), the trio CHRO NO LO GI CAL (2018), Seven Winters (2019), and the outdoor performance Extensions (2019), later adapted for Italian dancers during her artist residency in Palermo at Palazzo Butera supported by the Istituto Svizzero. For the same context the choreographer also transmitted her solos Se Sentir Vivant and Le Rituel des fausses fleurs to the italian dancer Ilaria Quaglia. Her most recent dance works are the solo La Peau de l'Espace (2021), the ventriloquist cabaret presented at le Festival d’Automne à Paris Les Porte-Voix (2022), and its junior version Sacs à Murmures (2024).   www.yasminehugonnet.com

Raum
Via Ca' Selvatica 4/d – Bologna

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