Nelle giornate di ART CITY Bologna, 24 - 25- 26 gennaio 2020, in occasione di Arte Fiera, Biblioteca Italiana delle Donne/Centro delle Donne Bologna in collaborazione con Xing presenta Sono dentro. L’ essere ciò che è chiuso in un tratto, mostra di disegni di Silvia Costa, artista, regista e performer italiana. La mostra, allestita nella sala principale della biblioteca, su tavoli di studio e tra gli scaffali che conservano i volumi della collezione, sarà accompagnata da un processo di creazione quotidiano aperto a tutt*.
Sono dentro. L’ essere ciò che è chiuso in un tratto raccoglie e rivela per la prima volta in Italia i disegni realizzati nell’arco degli ultimi dieci anni da Silvia Costa. È questa una pratica, quasi un rituale, che l’artista esegue di notte, quando la luce si attenua, si fa silenzio intorno e tutto si deposita e prende peso. La mano pigia sulla carta che assorbe l’inchiostro del vissuto quotidiano. In questi disegni appaiono figure umane, senza tratti precisi, senza occhi né orecchie, senza sesso. In questa sorta di identità amplificata si sono fissate in un tratto lineare e sintetico le memorie di esperienze vissute, di sensazioni attraversate, di incontri avvenuti. Veritieri frammenti di una biografia che si trasmuta in simboli, ironici e a volte vagamente infantili, e diventa un sentire universale. Laddove la parola non riesce a descrivere con pienezza, può un’immagine indurre, sintetizzare e trasmettere un pensiero complesso? Ogni disegno è accompagnato da delle frasi, quasi delle massime, o brevi versi poetici che descrivono il movimento di una vita interiore.
Per la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, l’artista ha scelto di uscire dal proprio sentire personale per mettersi in ascolto di quello dell’altra/o e diventare recettore e codificatore in forme e tratti, dei sentimenti e pensieri di chi avrà desiderio di lasciarli. Come ad una amica/o, a un confidente, una testimone. Durante il giorno sarà possibile visitare la mostra e dialogare con l’artista per consegnarle una frase, un pensiero istantaneo di quel momento, o una citazione da uno dei libri presenti sugli scaffali della biblioteca; tale raccolta diventerà il materiale su cui Silvia Costa lavorerà nelle ore notturne e che trasformerà in nuovi disegni, in nuove figure. Questa produzione entrerà di giorno in giorno a far parte della mostra, ampliandola e facendola vivere degli incontri e passaggi sul luogo.
Orari di apertura in occasione del weekend di ART CITY Bologna 2020:
venerdì 24 gennaio - h 14-18 mostra e dialogo + h 18-22 pratica notturna
sabato 25 gennaio - h 11-18 mostra e dialogo + h 18-24 pratica notturna
domenica 26 gennaio - h 11-18 mostra e dialogo + h 18-20 pratica notturna
ingresso libero
Info:
Biblioteca Italiana delle Donne/ Centro delle Donne di Bologna
Via del Piombo 5 - Bologna
tel 051.4299411 bibliotecadelledonne@women.it
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During ART CITY Bologna, 24, 25, 26 January 2020, on the occasion of ARTE FIERA, Biblioteca Italiana delle Donne/Centro delle Donne Bologna in collaboration with Xing presents the exhibition/performance Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto (I’m inside. being what is closed in a line) by the Italian director and performer Silvia Costa.
Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto collects and displays, for the first time in Italy, Silvia Costa’s drawings over the last ten years. Drawing is a practice, a personal ritual, that she performs by night when the light wanes and everything is silent, stratified and substantial. The hand presses the paper which absorbs the ink of daily life. These drawings host human figures without precise contours, with no eyes and ears, nor sex. Memories of lived experiences, sensations traversed and encounters are drawn in a linear and synthetic form in this sort of amplified identity. Life-like fragments of a biography transmuted into ironic and sometimes infantile symbols becoming an universal feeling. Where words cannot fully describe, can images give concrete form, synthesise and transmit a complex thought? Each drawing is accompanied by sentences, aphorisms or short poetic verses that describe the movement of an inner life.
For the project at the Biblioteca Italiana delle Donne the artist leaves her personal feelings behind, and listens to others, acting as receptor and codifier of feelings and thoughts’ forms and lines of whom wishes to communicate. Like a friend or a confidant, a witness.
During the day it will be possible to visit the exhibition, have a conversation with the artist and give her a sentence, an instant thought or a quote from one of the books of the library: this collection will be the raw material on which Silvia Costa will work during the night hours and will turn into new drawings, new shapes. This production will be added every day to the exhibition, widening it and making it live off new encounters and crossing points.