Giovedi 3 dicembre 2015 Xing presenta a Raum La Nuova Alleanza, un progetto speciale prodotto da Xing, incentrato sul processo di collaborazione tra due artisti, anonimi a sè e al pubblico dei convenuti.
Frutto di un intenso e dettagliato scambio progettuale a distanza tra due 'nuovi alleati', il risultato di questa progettazione rischiosa si dispiegherà in forma aurorale davanti agli osservatori, aprendo uno spazio dialogico entro cui i diversi saperi possono incontrarsi e confrontarsi. Ad orario e giorno prestabilito Ardipithecus Ramidus e Homo Sapiens, nick-name utilizzati dai due anonimi nel loro processo di costruzione, si incontreranno per la prima volta nello spazio di Raum, disvelando la loro persona e attuando la messa in opera. L'intero scambio via chat sarà raccolto e presentato sotto forma di una pubblicazione, in una fase successiva.
"Cerco un compagno, un essere umano di sesso maschile; non interessa l'età, l'altezza, nè il colore dei capelli o quello degli occhi; è sufficiente sia un individuo della mia stessa specie, che senta il desiderio per l'altro, la necessità primitiva e animale dello stare insieme. Non propongo qui uno spettacolo. Propongo una pratica. Un metodo che s'inserisce come un innesto, nei servizi di comunicazione via chat, e che sfruttandone le caratteristiche, crea un inedito spazio di creazione. La possibilità di entrare in comunicazione istantanea con uno sconosciuto, mantenendo ciascuno il proprio anonimato, nutre il lavoro d'immaginazione, base di ogni volontà artistica, e carica i due interlocutori di un desiderio profondo e senza nome. Perchè nessuno fino alla fine sa nulla dell'altro. L'uno non è ancora una persona per l'altro, forma vuota da riempire, superficie su cui proiettare il proprio Io. Presenti e invisibili allo stesso tempo. L'uno sarà per l'altro come una caverna oscura, uno specchio bifronte, dove cercare di riconoscersi come simili, per costruire una relazione eccezionale, un rapporto tra fantasmi. Senza nome, senza volto, senza dimora.
Si tratta di scommettere sulla somma di due solitudini, inventando un'unione che non cerca la carne, ma l'arte. Una relazione in cui l'investimento del sé è totale, dove non vale più dire Io o Tu, ma Noi.
L'utilizzo esplicito dei sistemi di comunicazione, come incontri al buio, incontro tra anonimi, chat-line, e l'uso del lessico ad esso proprio, come alter ego, nick-name, chat-room, è ricercato e voluto: solo che qui i due sconosciuti non si relazionano per scambiarsi del sesso, ma per consumare nel loro incontro un atto di creazione. Il meccanismo deve restare lo stesso, è l'oggetto ad essere sostituito. Non è più importante il risultato scenico, ma il processo che ha portato ad esso. Messi insieme per salvarsi e salvaguardarsi, per proteggere uno spazio prima che si estingua, questi due individui anonimi costruiranno attraverso un esercizio quotidiano, la messa in scena del loro incontro.
La messa in scena sarà frutto di una iper-immaginazione millimetrica che ha come oggetto due corpi assenti. Durante l'arco di due settimane, attraverso la scrittura dialogica via chat-line, come una forma di romanzo epistolare, verranno tracciati e descritti azioni, gesti, parole, immagini, e ogni dettaglio dello spazio che accoglierà l'incontro. La creazione avviene in una cecità totale, in una condizione di mancanza e di proiezione verso l'altro; in un perenne ritardo. La distanza che separa questi due individui protetti dall'anonimato, si disintegrerà giorno dopo giorno; essi camminano l'uno verso l'altro, parola dopo parola, in viaggio verso una creazione che è una collisione tra due corpi, il loro primo incontrarsi. Tutto accade in un momento che è a priori fuori da ogni ripetitività; trova concretezza per la prima volta solo lì, davanti ai loro stessi occhi: è un evento unico e irreversibile. I due anonimi si incontreranno per la prima volta nell'azione. Si guarderanno, guardati allo stesso tempo. E' un andare contro una pratica, quella teatrale, che vorrebbe presenza, corpo e carne, non per combatterla, ma per sondarla più profondamente, minando alla sua base."
Thursday 3rd december 2015 Xing presents at Raum La Nuova Alleanza (The New Alliance), a special project produced by Xing, focused on the process of collaboration between two artists, anonymous to themselves and the audience.
The live performance will be the final moment of an intensive and detailed exchange at a distance between two 'new allies’. The result of this risky methodology will unfold in front of the observers, opening a space of dialogue between different knowledge. At the established hour and day Ardipithecus Ramidus and Homo Sapiens, nick -names used by two anonymous artists in the process of construction, will meet for the first time in the space of Raum, disclosing their person and giving material shape to their plans. The entire exchange via chat-line will be collected and presented in the form of a publication.
"I am looking for a partner, a human male; I don't mind about his age, his height; or the color of his hair or of his eyes; it's simply enough that he is an individual of my own species, who feels the desire for another, the primitive and animal need to be together. Here I don't propose a show. I propose a practical procedure. A method, that fits perfectly within everyday communication tools such as the chat-line, and by taking advantage of their characteristics, creates an unprecedented space of creation. The chance to communicate instantly with a stranger, all the while maintaining anonymity, nourishes the work of the imagination, the foundation of every artistic will, and fills the two interlocuturs with a deep and unnamed desire. Because only at the very end can you know anything about the other. The One will not be a person for the Other, but an empty form to fill, the surface on which each one projects his own Self. The One will be as a dark cave for the Other, mirror-faced, a place where one seeks out its counterpart, to build a relationship of exception, between ghosts. Nameless, faceless, homeless.
It's about gambling on the sum of these two solitudes, inventing a union that doesn't search for flesh, but for art. A relationship in which the investment of the Self would be total and where it will be not important to use I or You, but We.
The explicit use of communication systems, such as blind dating, meetings between anonymous people, chat-lines, and the use of vocabulary such as alter ego, nick-name, chat rooms, is necessary: but here the two strangers don't relate to exchange sex, but to consume an act of creation. The mechanism must remain the same, it's the object that is replaced. The scenic result is not the most important thing, rather the process that led to it. Put together to save themselves, to protect a space, these two anonymous individuals build through a daily exercise, the staging of their encounter.
What will be staged is the result of this exchange, the result of a millimetric imagination whose objects are two absent bodies. During the span of two weeks, through a daily writing dialogue via chat-line, as a form of epistolary novel, all the actions, gestures, words, pictures, and every detail of the space that will host the meeting, will be tracked and described. The creation is carried out in a total blindness, in a condition of failure and of projection toward the other; in a constant delay. The distance between these two individuals protected by anonymity will disintegrate day after day; they walk each toward the other, word after word, traveling to a creation that is a collision between two bodies: their first meeting. Everything takes place in a moment which is 'a priori' outside repetition, it materializes for the first time just there, in front of their eyes: it is a unique event and irreversible. The two anonymous will meet for the first time in front of an audience. They will look at each other, being looked at the same time. It's a way to undermine a practice, the theatrical one, that in general needs presence, body and flesh."