Venerdi 7 marzo 2014 Xing e Sant'Andrea degli amplificatori presentano Evaporation d'une certaine quantté d'eau, un intervento/performance di Matthieu Saladin pensato appositamente in relazione agli spazi ed al contesto di Raum e realizzato con Esteban Ayala, Federico Cataldo, Mario Guida, Valerio Maiolo, Amirabbas Mohammadi.
Esteban Ayala, nato a Quito, in Ecuador, nel 1978, vive e lavora a Bologna, dove studia al biennio specialistico in Ricerca e progettazione per le arti visive presso la cattedra di Luca Caccioni all'Accademia di Belle Arti.
www.estebanayala.com
Federico Cataldo nasce a Faenza nel 1987, John Hawkwood nel 1320. Il primo è studente di musica elettronica al Conservatorio G.B. Martini, il secondo capitano di ventura medievale. Lavorano a stretto contatto nel campo della musica elettronica acusmatica, del sound design e field recording. Mikro-Arbeit, il loro primo lavoro, è stato premiato a TempoReale festival 2013 e pubblicato su TR Collection.
Mario Guida, musicista e ingegnere elettronico, compone opere sonore utilizzando modelli, strumenti e linguaggi della tecnologia e della ricerca scientifica. Lavora come Creative Coder curando la realizzazione di installazioni multimediali e conduce corsi formativi finalizzati all'apprendimento dei linguaggi e delle tecnologie dell'arte interattiva e multimediale.
www.marioguida.org
Valerio Maiolo compone oggetti (sonori) e studia le relazioni fra di essi. È studente di musica elettronica al Conservatorio G.B. Martini.
Amirabbas Mohammadi, nato a Teheran nel 1983, vive a Bologna dal 2010 e studia composizione e musica elettronica al Conservatorio G.B. Martini. Ha collaborato con diverse scuole come insegnante di violino o direttore d'orchestra, ha partecipato a festival fra cui AngelicA 2011 e The Schoemberg Experience e collabora con Tempo Reale, Firenze.
Sant'Andrea degli amplificatori è una organizzazione indipendente, attiva a Bologna dal 2007, che si occupa di musiche di ricerca, privilegiando nuove figure autoriali della scena italiana e internazionale per creare processi e terreni fertili alla discussione attorno a fenomeni culturali liminali.