Domenica 2 marzo 2003 negli spazi di Raum, si apre un ciclo di appuntamenti dedicati all'ascolto Archivi Privati (ascolti diurni personalizzati) a cura del sound - artist Massimo Carozzi, che propone lui stesso il primo viaggio uditivo.
Udire, come vedere è immaginare; si tratta di un atto dello spirito. In effetti l'incontro con la musica passa attraverso due livelli di percezione: l'acustico e il musicale. Il suono, in quanto evento fisico, è udibile, mentre non lo è il campo di energia musicale che esso possiede in potenza. Soltanto quando si crea una rete di relazione fra i suoni, la musica diventa realtà, qui e ora. Le relazioni e l'energia musicale non sono udibili, perchè esse si manifestano attraverso elementi che non hanno alcunché di tonale, di sonoro, di acustico: il tempo, lo spazio, il movimento, le forme, le qualità musicali di un' opera. Come si può vedere, niente di tutto ciò appartiene al campo sonoro, e tuttavia questi elementi determinano la possibilità stessa per la musica di esistere e di essere recepita dall'ascoltatore. Per ascoltarla, per cogliere il senso sospeso tra i suoni, la coscienza musicale stabilisce dei legami, anticipando, completando, riempiendo gli spazi aperti dell'inudibile. Questa è la ragione per cui l'ascolto della musica supera il solo livello acustico e fa appello all'immaginazione e alla coscienza dell'ascoltatore; senza tale coinvolgimento la musica non è altro che un ornamento sonoro.