Roberto Bui Wu-Ming1 propone un ascolto basato su New Thing, il romanzo solista di Wu Ming 1, uno dei cinque narratori che compongono il laboratorio di scrittura Wu Ming.
"Morte dappertutto intorno a me, ovunque morte. Là è dove vado io. Lei lo sa. Non so come l'ha capito, non so dove l'ha sentito ma lo sa. Il sangue nel mio fiato è stato solo una conferma. Ha insistito. Domande, e silenzio, e risposte. Posso capire, dice. Ha bisogno del mio aiuto, dice. Sto morendo, dico. Niente più assoli per me, niente più amore per me, niente più tempo, niente più niente per me. Il fegato è merdosa poltiglia che ha denti più buoni dei miei, e morde e mi divora. Riesco ancora a stare in piedi ma è dolore dappertutto dentro me. Piango. Perché sei venuta, amica mia? Che posso dirti di importante, io che non ho quasi mai parlato con parole? Posso aiutarla, dice. Sono l'oracolo, dice. “In un certo senso”, dice. Non afferro, amica mia. Non so come l'hai capito, non so dove l'hai sentito, non so cosa dovrei dirti. Ho solo lacrime e odoro di morte ma parlami. Raccontami del mondo là fuori, della morte, la morte che non è questa morte. Sarò il tuo confidente, e se ho un ricordo che può aiutarti te lo donerò perché non muoia con me, anche se non ho quasi mai parlato con parole. Mi reincarnerò nel tuo Butoba, forse. Registrerò e suonerò il mondo, e la musica che verrà dopo. Parliamo di ciò che vuoi finché mi rimane voce."
New Thing si alimenta della musica di
John Coltrane
Ornette Coleman
Albert Ayler
Archie Shepp
Cecil Taylor
Sun Ra
Don Cherry
Bill Dixon
Anthony Braxton
Art Ensemble of Chicago
l’ala oltranzista della great black music, la rivoluzione d’ottobre del jazz.
Dopo una breve presentazione parlata, Wu Ming 1 proporrà l'ascolto di momenti di improvvisazione orgiastica e celebrazione rituale collettiva, partendo da All Africa di Max Roach e Abbey Lincoln, passando per il gruppo di Charles Mingus e Eric Dolphy (primi anni Sessanta), per il pantheon del free jazz degli anni Sessanta, arrivando a tre esempi dell'influenza free sul pop e il rock bianco dell'epoca: Bill's Corpse di Captain Beefheart and His Magic Band, L.A. Blues degli Stooges e Las Vegas Tango di Robert Wyatt, chiudendo infine il circolo con Intuition, improvvisazione collettiva guidata da Lennie Tristano nel 1949, e ancor più indietro, un'improvvisazione collettiva per trombe waza del popolo berta del Sudan, in cui si sente molto chiaramente dov'è iniziato tutto. Tra un brano e l'altro, frammenti di discorsi, colti in lontananza, di esponenti del radicalismo afro-americano dei Sixties (Malcolm X, Bobby Seale, Eldridge Cleaver).