Il progetto artistico, performativo e audio sperimentale Chelpa Ferro – che nell’antico portoghese colloquiale significava denaro – ha presentato per la prima volta il suo lavoro nel 1993 all’interno del progetto CEP 2000 organizzato dal poeta Chacal. Interessato all’idea di espansione dell’universo sonoro e visivo e alla costante ricerca su come organizzare di volta in volta le proprie improvvisazioni performative sulla base di possibilità differenti di orchestrazione e di montaggio, il team porta avanti il proprio percorso lungo gli anni ’90. Chelpa Ferro lavora alla ricerca di fonti musicali, sia acustiche sia elettroniche, come motivi per la costruzione di macchine e meccanismi sonori da far suonare insieme a strumenti musicali tradizionali utilizzati in modo non convenzionale. Chelpa Ferro adora l’alone intorno agli oggetti quotidiani che ritrova e si distingue per l’allegra congiunzione fra estremi sonici e visivi tipicamente tropicali e l’inventiva più improbabile ed inaspettata. In mezzo a cascate noise e provocatori field recording, si affacciano inconfondibili ritmi di ascendenza di musica popolare brasiliana. Presente alla Biennale di Venezia 2005 con uno straordinario intervento che rimetteva in gioco l’architettura del padiglione Brasiliano, Chelpa Ferro si fonda sulla collaborazione, la discussione, il confronto incessante intorno ai concetti di texture, organizzazione spaziale, sovrapposizione, prospettiva, densità, velocità, ripetizione, frammentazione.
The artistic, performative and audio-experimental project of Chelpa Ferro – which in ancient colloquial portuguese meant money- presented their work for the first time in 1993 for the CEP 2000 project organized by the poet Chacal.Chelpa Ferrao is interested in the expansion of the sound and visual universe and is in a constant research of organizing one's performative improvisations by different possibilities of orchestrating and editing various sounds sources, both acustics and electronics, as constitutive elements of machines and sound mechanisms used together with musical instruments played in a not conventional way. Chelpa Ferro adores the halo around everyday objects and distinguishes itself for the happy encounter of typically tropical sonic and visual extremes together with the most improbable and unexpected invention. Amid noise waterfalls and provocative field recording, they surface peculiar rhythms from Brazilian popular music. Presented at the Venice Biennale in 2005 with an extraordinary intervention that was engaging with the architecture of the Brazilian Pavilion, Chelpa Ferro is founded on collaboration, discussion, neverending confrontation on the idea of texture, spatial organization, overlapping, perspective, density, velocity, repetition and fragmentation...