In Lost, Lost, Lost (16mm, colore e bn, 1976, sonoro, 176’) le immagini girate a New York tra il 1949 e il 1963 narrano un epos del quotidiano fatto di sbarchi e feste di emigrati, manifestazioni pacifiste, sguardi sulla città e prime esplorazioni nel cinema underground. "Il periodo che affronto in queste sei bobine è stato un periodo di disperazione, di tentativi di far crescere nuove radici in un nuovo terreno, di creare nuovi ricordi. In queste sei bobine piene di dolore ho provato a mostrare cosa si prova ad essere in esilio, come mi sentivo in quegli anni. Hanno il titolo di Lost Lost Lost, che è il titolo di un film che io e mio fratello volevamo fare nel 1949, e descrive lo stato d'animo in cui ci trovavamo all'epoca. È lo stato d'animo di una "Displaced person", una persona che non ha ancora dimenticato il paese d'origine né ha messo radici in uno nuovo. La sesta bobina è una bobina di passaggio, dove cominciamo a vedere un po' di pace, dove comincio a trovare momenti di felicità. Una nuova vita ha inizio."
In Lost, Lost, Lost (16mm, col/bw, 1976, sound, 176’) the images shot in New York between 1949 and 1963 tell an epos of the daily, made of landings and migrants life, pacifist demonstrations, looks on the city and first explorations in the underground cinema. "The period I am dealing with in these six reels was a period of desperation, of attempts to grow roots into the new ground, to create new memories. In these six painful reels I tried to indicate what it feels to be in exile, how I felt in those years. These reels carry the title Lost Lost Lost, the title of a film myself and my brother wanted to make in 1949, and it indicates the mood we were in, in those years. It describes the mood of a Displaced Person who hasn't yet forgotten the native country but hasn't gained a new one. The sixth reel is a transitional reel where we begin to see some relaxation, where I begin to find moments of happiness. New life begins."