FROM THE DEAD AIR ORGY: The Song of Silenus, la nuova opera di Simon Vincenzi commissionata da Live Arts Week (live stream, live installation e performance), ci introduce per tre giorni in un percorso oscuro che attraversa cosmologia e perversità, luce ed ombra, oblio e inizio del tempo. The Three, i protagonisti e artefici di questo micro-universo, reimmaginano l'Egloga VI di Virgilio nello scenario offerto da un vecchio palazzo, di cui abita le stanze nascoste sopra un negozio specializzato di enologia e processi di vinificazione. From The Dead Air Orgy: The Song of Silenus si sviluppa nel corso di tre pomeriggi e tre notti, procedendo in uno spazio indefinito che diventa la camera d’eco del poema virgiliano e l’alone di cosmologia erotica che lo circonda. Le dieci composizioni di Virgilio furono scritte tra il 42 e il 39 a.C. come raccolta di poesie pastorali accomunate dalla scelta di esprimere con voci poetiche molto distinte, per stile e struttura, altrettanti fatti politici del tempo. L'Egloga VI narra la storia di due satiri e di una Naiade che trovano Sileno, insegnante e compagno di Dioniso, svenuto ubriaco in una grotta dell’Arcadia. Una volta legato, cercano di convincerlo a cantare una canzone. Sileno inizia allora un canto che rivela loro l'inizio della creazione, introducendoli poi in un paesaggio mitico animato da disastri, passioni e continue trasformazioni.
FROM THE DEAD AIR ORGY: The Song of Silenus si presenta attraverso tre piani paralleli: un'azione che si evolve lungo l’arco dei tre giorni dal pomeriggio alla sera; una performance che si ripete per tre notti alle ore 24.00; un canale di streaming trasmesso on line e all'interno dell'edificio (ispirato al termine radiotelevisivo 'dead air', quando -in attesa che il segnale sia ripristinato- si trasmettono immagini fisse o uno schermo vuoto seguiti da un messaggio di scuse). Tre lavori distinti che scorrono in parallelo, sviluppandosi con diverse relazioni al medesimo piano narrativo e spazio- tempo.
ideazione, spazio e coreografia Simon Vincenzi
performer Kath Duggan
suono Will Saunders
con la partecipazione di Lucio Apolito, Valentina Cencetti, Irena Radmanovic
assistenti produzione Paolo Gabriotti, Perla Degli Esposti
assistenti allestimento Filippo Tappi, Elia Amaducci
produzione Xing/Live Arts Week
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FROM THE DEAD AIR ORGY: The Song of Silenus is a new work by Simon Vincenzi (live stream, live installation and performance), commissioned by Live Arts Week, that remixes Virgil, Conrad, cosmology and perversity, obliteration and the beginnings of time with the poetics of quantum gravity. Virgil’s Eclogue VI is re-imagined in a residency that inhabits hidden rooms above a shop of oenological and wine making. The work will be developed over the course of three nights with no known outcome, as the space becomes an echo chamber to the poem and the erotic cosmology that surrounds it. Virgil’s book of ten Eclogues were written between 42 and 39 BC as a collection of interrelated pastoral poems. Each of the poems being very different in tone and structure, they combine the politics of the day with very distinct poetic voices. Eclogue VI tells the story of two satyrs and a Naiad who find the mythical Silenus, the teacher and companion to Dionysus, passed out drunk in a cave in Arcadia. They tie him up and insist he sings them a song. The song he sings to them starts with the beginning of creation and leads through a mythical landscape of disasters, passions and transformations.
FROM THE DEAD AIR ORGY: The Song of Silenus present’s itself through three different portals: an online streaming channel that is broadcast from an installation within the building, that evolves over the three days and then a repeated performance that closes each night at midnight. These different works run in parallel with each other with different relationships to narrative and abstracted time and space.
concept, space and choreography Simon Vincenzi
performer Kath Duggan
sound Will Saunders
with the participation of Lucio Apolito, Valentina Cencetti, Irena Radmanovic
production assistants Paolo Gabriotti, Perla Degli Esposti
scenography assistants Filippo Tappi, Elia Amaducci
production Xing/Live Arts Week