Eternal Source of Light, Voice, Space è un tempio radioso costruito con la luce e con il suono; i due elementi si specchiano l’uno nell’altro in un feedback di consacrazione senza confini, costituendo uno spazio impalpabile all’interno del quale è possibile muoversi attraverso l’atto percettivo. Lo spazio fisico rimane luce pura collassando nell’elemento luminoso che lo ridefinisce in un’oscillazione tra astratto e geometrico. La percezione affonda nel substrato corporeo e permette il movimento in un luogo in cui l’assenza di contenuti didascalici apre le porte alla contemplazione pura dello spazio e dei suoi mutamenti. Il corpo nell’atto percettivo si espande e si dissolve nell’astrazione, lasciando nude le emozioni fondamentali. Nello spettro della tessitura sonora le dimensioni spaziali sono generate dalle componenti armoniche del suono sintetizzato e controllato attraverso il computer in modo da ridurre al minimo i suoi sviluppi temporali. La voce è corpo naturale che si muove solitario in questo tempio e si manifesta per increspature microtessiturali dello spazio stesso. Attraverso il corpus di tecniche vocali note come canto armonico, la voce dispiega, in un percorso ascensionale, gli atomi di cui è composta e si fa essa stessa spazio, corpo esteso in cui il pubblico agisce e si muove virtualmente nella percezione. Il continuum fra sintesi digitale e voce si rivela nella risonanza (e)statica dei suoni in una continua negoziazione. La dimensione temporale si manifesta sul piano macrostrutturale in questa oscillazione spazio-corpo, astratto-vocale, in un teatro in cui lo spazio/scena e il corpo/attore sfumano i loro confini in un unico ente.
Eternal Source of Light, Voice, Space
computer sound synthesis, voce Valerio Maiolo
light & visual devices Bianca Peruzzi
con il supporto tecnico di Ambra Accorsi, MU Versatile Lable, Tullia Benedicta e Gioele Villani
produzione Xing/Raum
Eternal Source of Light, Voice, Space is a radiant temple built with light and sound; the two elements mirror each other in a consecration feedback without boundaries, constituting an impalpable space through which it is possible to move by means of the act of perception. The physical space becomes pure light, collapsing into the luminous element that redefines it in an oscillation between abstract and geometric. Perception sinks into the body’s substrate and allows for movement in a place where the absence of didactic content opens the door to pure contemplation of space and its changes. In the perceptual act, the body expands and dissolves into abstraction, leaving basic emotions naked. In the sound texture spectrum, spatial dimensions are generated by the harmonic components of computer synthesized sounds. The voice is a natural body that moves solitarily through this temple and manifests itself as a micro-textural ripple of the space itself. Through the corpus of vocal techniques known as harmonic singing, the voice deploys its atoms in an ascending path thus becoming space; an extended body through which the audience moves virtually by perception. The continuum between digital synthesis and voice is revealed in the (ec)static resonance of sounds, forming a constant negotiation. In this oscillation between space and body and between the abstract and the vocal the temporal dimension manifests itself on the macro-structural plane, in a theater in which the boundaries of space/scene and body/actor blur into a single entity.
Eternal Source of Light, Voice, Space
computer sound synthesis, voice Valerio Maiolo
light & visual devices Bianca Peruzzi
technically supported by Ambra Accorsi, MU Versatile Lable, Tullia Benedicta e Gioele Villani
production Xing/Raum