Dopo la collaborazione per la scorsa edizione di Live Arts Week con il progetto di 'disinstallazione' Ù, PALARAUM prosegue il rapporto di complicità tra due spazi d'arte dedicati alla sperimentazione radicale, forzando ulteriormente i limiti del dispositivo e dell'opera d'arte, con un piede nella realtà e uno nel regno del possibile: “PALARAUM ci appare come un ? rivolto ai posteri, un ? che pervade anche la sua genesi (…); potrebbe trattarsi della derivazione dell’unità-feudo TRIPLA attraverso una sua provincia temporanea, una nuvola attraversata da una corrente di polveri tetrafloruriche di silicio – tale è infatti la natura dei freghi fotosintetizzati su questo grande vetro destinato alla posterità, la cui degradazione naturale è prevista tra i 2 e i 3 milioni di anni.”
PALARAUM
ideazione Paolo Bufalini, Filippo Cecconi
realizzazione Mattia Pajè
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After collaborating on the 'uninstallation' project Ù for the last edition of Live Arts Week, PALARAUM continues with the relationship of complicity that connects two art spaces dedicated to radical experimentation, pushing the limits of the device and the work of art ever further, with one foot in reality and one in the realm of the possible.