Film basato sul racconto omonimo di Andrea Granchi in forma di biografia parodiata (1971), Il giovane rottame ripercorre e utilizza, sul filo di una marcata e talvolta amara ironia, quell’accumulo eterogeneo di materiali, documenti, immagini e oggetti che rappresentano le stratificazioni di una vita a partire dall’infanzia. La chiave del lavoro è nel rovesciamento del rapporto naturale giovinezza/vecchiaia, nella parossistica e comico-patetica esorcizzazione del 'tempo che passa’ e nel paradosso di una ‘carriera' a rovescio in cui progressivamente, nel nome degli ideali convenzionali e ingannevoli di successo e di salute, il protagonista perde pezzi di sé, declina e si trasforma fino all’epilogo retorico della fine. Nel film, in cui agisce lo stesso autore, sono utilizzate opere oggetto come le Cure intelligenti e logiche esposte in occasione dell’esposizione personale di Granchi con lo stesso titolo del film alla Galleria Flori di Firenze (Gennaio 1972) in cui il lavoro venne presentato per la prima volta e proiettato a ciclo continuo, nonché numerose fotografie ritoccate a 'single frame' direttamente durante la ripresa. La versione originale aveva una parte iniziale pre-titoli di pura improvvisazione musicale (con Granchi alla tromba e Ranaldi al sax) sonorizzata direttamente sul film tramite un proiettore Heurtier, andata perduta in occasione di una proiezione del film al Museo Civico di Livorno (1974).
Il giovane rottame (1972)
super 8 mm, colore, sonoro magnetico, 25’
voce narrante Andrea Granchi
agiscono A. Granchi, M. C. Rastrelli, D. Padovani
musica barocca di Giuseppe Torelli e Baldassarre Galuppi con interventi sonori improvvisati da Andrea Granchi e Renato Ranaldi
Based on the homonymous story by Andrea Granchi in the form of a parodied biography (1971), the film retraces and uses, on the edge of a marked and sometimes bitter irony, that heterogeneous accumulation of materials, documents, images and objects that represent a life starting from childhood. The key to the work lies in the inversion of the natural relationship of youth-old age, in the paroxysmal and comic-pathetic exorcising of 'passing time' and in the paradox of a reverse 'career' in which, in the name of conventional and deceptive ideals of success and health, the protagonist progressively loses pieces of himself, declines and transforms until the final rhetoric epilogue. The film stars Granchi himself and uses his artworks, such as the Cure intelligenti e logiche displayed at the exhibition of the same title as the film in the Galleria Flori in Florence (January 1972). It was this exhibition that saw the film’s first presentation, screened in a continuous cycle. The exhibition also included numerous photographs retouched to 'single frame' directly during the shoot. The original version had an initial part with pre-titles of pure musical improvisation (with Granchi playing the trumpet and Ranaldi on sax) played directly on the film through a Heurtier projector, then lost during a screening of the film at Museo Civico in Livorno (1974).
Il giovane rottame (1972)
super 8 mm, color, magnetic sound, 25’
narrating voice Andrea Granchi
performers A. Granchi, M. C. Rastrelli, D. Padovani
Baroque music by Giuseppe Torelli and Baldassarre Galuppi with improvised interventions by Andrea Granchi and Renato Ranaldi