Con Refreshment Floris Vanhoof e Lieven Martens presentano a Bologna un duo che interseca il lavoro fra due protagonisti indiscussi della scuola sperimentale fiamminga. L'archeologia dei media post-cinematografica del primo si affianca all’etno-musicologia selvaggia del secondo. Il flickering di un proiettore 16mm visualizza il le forze invisibili della mente seguendone il livello di concentrazione; le onde di un sonar mentale governano il proiettore e ridisegnano lo spazio, rimbalzando sui muri, alla ricerca di forme invisibili all’occhio ormai atrofizzato di un cacciatore digitale.
With Refreshment Floris Vanhoof and Lieven Martens present in Bologna a duo that intersects the work between two protagonists of the Flemish experimental scene. The archeology of the post-cinematographic media of the first mixes with the wild ethno-musicology of the latter. The flickering of a 16mm projector displays the invisible beat of the mind: the sound of a mental sonar rediscovers space, bouncing on the walls, looking for invisible shapes to the now atrophied eye of a digital hunter.