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Versione

Negus

 Invernomuto

 
 

Negus disegna un triangolo tra Vernasca, l’Etiopia e la Giamaica attraverso la figura di Haile Selassie I, osservato da diversi punti di vista: storico, cultuale, magico e iconico. L’apertura del film è dedicata all’Italia: Vernasca e Roma con alcuni passaggi sul dominio coloniale italiano in Etiopia. Da qui si sposta a Shashamane, una delle più antiche comunità Rasta, che occupa una porzione di territorio etiope concessa dall’ultimo imperatore in persona per permettere alle popolazioni africane della diaspora il rimpatrio alla Terra Promessa, l’Etiopia (il cosiddetto ‘back to Africa’). Il passo in Giamaica è spontaneo e naturale: il rastafarianesimo e la sua diffusione nella società, soprattutto attraverso il reggae e la cultura dei soundsystem. L’ingegnere del suono di Bob Marley racconta l’importanza scientifica e religiosa delle basse frequenze nella musica giamaicana, come veicolo fondamentale per la meditazione. Negus segue una struttura circolare e le sue location si mischiano costantemente, quasi sovrapponendosi e facendo perdere le coordinate geografiche. Più che nei luoghi, agisce nelle traiettorie che li collegano (e queste non sono a senso unico ma hanno movimenti tortuosi di andata e ritorno). Il protagonista principale di Negus è Lee “Scratch” Perry, nato in Jamaica ottant’anni fa, figura chiave della storia della musica contemporanea, inventore della musica dub, nonchè precursore di quella reggae. Nel film la sua presenza è duplice: attraverso il fantasma del Black Ark, il suo studio di registrazione a Kingston, Giamaica, che ha incendiato a metà anni ’80 – e in veste di maestro di cerimonia, a Vernasca, dove è stato invitato da Invernomuto per rievocare lo spirito dell’ultimo imperatore d’Etiopia. Perry ha un particolare rapporto con il fuoco e con il suo carattere purificatorio; la sua performance chiude il film, concentrando tutte le direzioni del progetto in un unico rituale.

film, 67'
scrittura, direzione, montaggio Invernomuto
produzione Luca Legnani/999 Films
soundtrack Duppy Gun Productions
con Congo Ashanti Roy, King Kong, Ilabash, Carmelo Ghebre Selassie, Stephen Stewart, Afifa Aza, Kuri “The Farmer”, Sahara Benji, Ras Marlon, Lee “Scratch” Perry
sound recordings, sound mix Lorenzo Dal Ri
line producer Taliesin Gilkes-Bower
realizzato con il sostegno di MiBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Ethiopian Airlines, Indiegogo, Istituto Italiano di Cultura Addis Abeba, Novara Jazz, Milano Film Festival

Negus, the new film by Invernomuto, follows a circular structure, and its locations (the vertexes of the triangle: Vernasca, Ethiopia and Jamaica) are mixed constantly, almost superimposed, demanding that the viewer loose the limitations of geographical orientation. The film lingers on the in-between spaces uniting the narrative in a sensual contemplative mood. Negus proposes that the trajectories of peoples, ideologies and mythologies are never one way vectors, but always exist in the complexity of infinite feedback and recourse. The overture is focused on Italy: Vernasca and Rome, narrating some specific chilling moments of Italian colonial conquest in Ethiopia. From here we move to Ethiopia, to a town called Shashamane, one the most ancient Rasta communities outside of Jamaica. Shashamane was founded on land granted by Selassie himself to diasporic Africans to return to the promised land (in support of the ‘back to Africa movement’). The move to Jamaica is spontaneous and natural, facing Rastafarianism’s initial and continued repression in Jamaican society, and later, its global impact through reggae music and sound system culture. Bob Marley’s sound engineer explains the scientific and religious importance of bass frequencies for Jamaican music, and how they serve as a vehicle to reach a meditative and revolutionary state of consciousness.  Lee “Scratch” Perry, a key figure in the history of jamaican contemporary music, the godfather of dub music and an architect of the foundational sounds of reggae, has a double presence in the film: as a spiritual ghost in the Black Ark, his recording studio in Kingston, Jamaica, which he burned to the ground in the 80’s – and, as a master of ceremony in Invernomuto's hometown. Lee Perry’s spiritual practice is a Gnostic Rastafarianism that treats fire as a powerful meditative and magical force. His performance in Vernasca closes the film, an epiphany that combines the multiple routes of the project in one singular ritual of purification and resurrection.

film, 67'
written, edited and directed by Invernomuto
production Luca Legnani/999 Films
soundtrack Duppy Gun Productions
with Congo Ashanti Roy, King Kong, Ilabash, Carmelo Ghebre Selassie, Stephen Stewart, Afifa Aza, Kuri “The Farmer”, Sahara Benji, Ras Marlon, Lee “Scratch” Perry
sound recordings, sound mix Lorenzo Dal Ri
line producer Taliesin Gilkes-Bower
supported by MiBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Ethiopian Airlines, Indiegogo, Istituto Italiano di Cultura Addis Abeba, Novara Jazz, Milano Film Festival