L’invincibile inaugura il ciclo di azioni che Zapruder dedica alla figura di Ercole: un percorso che si svilupperà, partendo da Live Arts Week, attraverso una serie di shooting sets e di installazioni che celebrano, fra documentazione e fiction, la virtù dell’azione e la natura affatto contemplativa dell’eroe. 'Qual’è il suono di una mano sola che applaude', recita la trascrizione di un caso pubblico avvenuto nel passato. L’Invincibile introduce gli elementi che costellano l’esistenza dell’eroe: sempre alle prese con un mostro primordiale o una terribile fiera da domare. Un coro ne accompagna le gesta. Qui la storia, i personaggi e l’ambientazione sono 'moduli' di pensiero; si muovono nell’incertezza della loro natura paradossale che non può essere intesa dall’intelletto, ma solo dall’esperienza diretta. Memento fati del documento antropologico e dell’antico detto, espressione ai limiti del reale, L’invincibile ha un programma, un ideale, che non può essere iscritto nella dottrina del tempo lineare dove ogni istante è travolto da quello successivo. Egli vuole proporci un’interpretazione che abbia un valore assoluto, non una verità, ma un’immagine invincibile del mondo.
direzione artistica David Zamagni & Nadia Ranocchi
fotografia Monaldo Moretti
luci, costumi e installazione visiva Zapruder
musica e suoni Zapruder, Francesco Brasini, Mattia Dallara & Atto II ensemble diretto da Marco Belluzzi
scenografie Zapruder, Alessandra Brunelli, Mirco Guidi
produzione Zapruder per Live Arts Week 2016
col supporto di Xing e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
L’invincibile introduces the cycle of motions that ZAPRUDERfilmmakersgroup dedicates to the mythical figure of Hercules. The project begins with Live Arts Week and develops through a series of shooting sets and installations between documentary and fiction, which celebrate the virtue of action and the non-contemplative nature of the hero. 'What is the sound of one hand clapping' recites the transcription of a public event which took place in the past. Invincible introduces some of the elements that make up the hero's existence: always struggling with primordial monsters or wild beasts in need of taming. A choir will accompany his deeds. Here the story, the characters and the setting are 'modules' of thought; they move in the uncertainty of their paradoxical nature, not meant to be understood by the intellect, but only by direct experience. Memento fati of the anthropological document and the ancient quote, ultimate expression of the real. The invincible has a programme, an ideal, that does not subscribe to the doctrine of linear time where every instant is crushed by the one that follows it. It offers us an interpretation which has an absolute value, not a veritas but one invincible image of the world.
artistic direction David Zamagni & Nadia Ranocchi
director of photography Monaldo Moretti
light, costumes, visual installation Zapruder
music and sound Zapruder, Francesco Brasini, Mattia Dallara & Atto II ensemble directed by Marco Belluzzi
set design Zapruder, Alessandra Brunelli, Mirco Guidi
production Zapruder for Live Arts Week 2016
supported by Xing and Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna