Con My House is a Le Corbusier, Cristian Chironi parte da un fatto realmente accaduto: nella seconda metà degli anni Sessanta, l’artista sardo Costantino Nivola, legato da una profonda amicizia e collaborazione con l'Architetto Le Corbusier, di passaggio a Orani (suo paese di origine e anche dello stesso Chironi) affidò alla famiglia del fratello “Chischeddu” un progetto firmato dal grande architetto, con l’auspicio che, lui e i figli muratori, in procinto di costruire una nuova casa, seguissero scrupolosamente le istruzioni contenute all’interno. L’importanza di questo lascito non fu però recepita. Tempo dopo Costantino, rientrato da Long Island, notò che la casa costruita non corrispondeva affatto alle caratteristiche del progetto che, a detta di tutta la famiglia “non aveva né porte né finestre e assomigliava più a un tugurio che a una casa”. Costantino Nivola reagì riprendendosi quel progetto, di cui oggi non si conosce più il destino. La casa, che si trova tuttora a Orani, costruita preferendo all'idea modernista del maestro una funzionalità popolare riporta, forse, solo “l’umore” di quell’originalità ignorata.
Prendendo spunto da questo episodio reale, Cristian Chironi individua il potenziale narrativo per un’analisi di una serie di relazioni nel contemporaneo, legate al concetto di comunicazione, lettura e interpretazione, con conseguenti implicazioni linguistiche e socio-politiche. Calandosi, in un periodo storico di difficile e precaria stabilità economica, in quell’impossibilità a possedere una casa di proprietà e prendendosi nel cambio di baratto la libertà di abitare le case di Le Corbusier presenti al mondo. Chironi fa di queste abitazioni “postazioni di osservazione privilegiate”, per capire com’è oggi recepita l’eredità di Le Corbusier e in che condizioni si trova “la casa degli uomini”. Una resa dell'architettura attraverso il racconto e la presa diretta della sua dimensione spazio temporale, dove si potrà discutere e vedere l'artista al lavoro, assistere ad eventi, documentarsi sul materiale raccolto o bere semplicemente un caffè.
La prima tappa di questa geografia dell'abitare è il Padiglione Esprit Nouveau di Bologna, cui farà seguito ad aprile 2015 l’appartamento-studio in rue Nungesser et Coli a Parigi.
L’esperienza di Cristian Chironi all’Esprit Nouveau durerà tre settimane, dal 7 al 25 gennaio 2015, e sarà scandita da una settimana di lavoro solitario, una successiva in cui il visitatore potrà interagire direttamente con l’artista e verrà ospitato all’interno dell’abitazione ed una di apertura al pubblico in forma di mostra durante i giorni di ART CITY Bologna in occasione di Arte Fiera.
Il Padiglione Esprit Nouveau, originariamente realizzato da Le Corbusier a Parigi nel 1925, è stato ricostruito a Bologna nel 1977, nell'attuale zona fieristica, attraverso lo sforzo congiunto degli architetti Giuliano Gresleri e Josè Oubrerie, su iniziativa dell'Ente Fiera e del Comune di Bologna, e dal 2011 è stato concesso in uso gratuito alla Regione, che l'ha riaperto al pubblico come centro di promozione culturale sui temi della città e del territorio, polo della rete regionale degli Urban Center. Il progetto My house is a Le Corbusier si inserisce a pieno titolo nella programmazione degli eventi ospitati presso il Padiglione dell'Esprit Nouveau in quanto promuove una riflessione sulla fruizione abitativa delle opere di Le Corbusier.
My house is a Le Corbusier (Esprit Nouveau Bologna) si inserisce nel progetto OPEN che Cristian Chironi ha presentato al Museo MAN di Nuoro nel 2014 con la mostra OPEN #1: Broken English e di cui questo è il secondo step.
My house is a Le Corbusier (Esprit Nouveau Bologna) è sostenuto dalla Fondation Le Corbusier di Parigi in collaborazione con MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, Xing, Regione Emilia-Romagna, documentato dalla pubblicazione realizzata da MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro e promosso da ART CITY Bologna 2015 in occasione di ARTE FIERA.
Il progetto My House Le Corbusier prosrgue nel mondo. Per seguire le tappe:
www.facebook.com/myhousisalecorbusier/
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My house is a Le Corbusier is a long-term project by Cristian Chironi that will be developed on the arc of 30 potential habitable works of Le Corbusier in 12 countries: it is a performance dilated over time, taking place in house after house. This pilgrimage is inextricably linked to the movement and the crossroads of different cultures and geography.