Into the house (16mm, b/n, 1975, 19')
Descrizione particolareggiata e affettuosa di una famiglia italoamericana riunita in occasione di un matrimonio. Le immagini 16mm sono accompagnate da una voce, registrata su bobina audio separata, che rievoca l'infanzia passata negli stessi luoghi, dalle parti di Pittsburgh, nella zona industriale della Pennsylvania. «Girai queste scene come un regalo di matrimonio, ma ne conservai l’originale invertibile perché vi vedevo la raffigurazione involontaria di un mondo, conclusa con l’immagine del ragazzino che entra “dentro la casa”. Per far sentire questo spazio temporale chiesi a mia madre (qualche anno dopo, era ormai il 1982) di raccontarmi qualcosa sulla sua infanzia in quei posti, e sovrapposi il racconto alle immagini».
Con Ezra Pound a Venezia (8mm, b/n, muto, 11’, 1967)
Film inedito che testimonia il rapporto tra Bacigalupo e il poeta americano che lo introdusse all'underground. «Girato a Venezia durante la realizzazione di un documentario del Bayerischer Rundfunk al quale partecipai come consulente».
60 metri per il 31 marzo (8mm, gonfiato in 16mm, b/n, muto, 1968, 12')
Girato e interamente montato in camera in un giorno della primavera del 1968. La storia si articola in sei episodi seguendo la struttura della Katha Upanishad, testo indiano in cui il giovane Nakiketa conversa con la morte. Ogni parte descrive un avvenimento e si riferisce a una fonte letteraria e a una pittorica. Si passa da una stanza, a un giardino, all’acqua; si visita una ragazza, si creano storie e si contempla una giovane coppia fino a quando calano le tenebre.
Versus (16mm, b/n, muto, 1968, 12')
Il film interroga i modi di percezione di un’immagine. Punto di partenza è il dettaglio di una fotografia: una strada in Palestina.
In un secondo momento un movimento di macchina rivela che la foto include nella parte superiore l’immagine del fotografo. Infine, l’immagine subisce un rovesciamento speculare, che segnala un passaggio oltre lo specchio. Versus è composto di quattro rulli di trenta metri di pellicola 16mm non montati, uno dei quali precedentemente esposto in una macchina da presa 8mm.
Lilan, (8mm, col e b/n, 1965, 10'40'')
La parabola, breve e sussurrata, di un’educazione sentimentale.
Lilan, l’eroina, ha avuto una brutta esperienza: le sue reazioni vengono seguite fino al compimento della riconciliazione, che non avviene però con il suo compagno infedele ma con se stessa; si realizza così un processo che conduce la ragazza da una percezione annebbiata dell’amore a una visione più nitida.