Aatt enen tionon (1996) ha segnato un giro di boa per la nuova danza e performance in Europa. Non io lo ripropone come modello di una storia recentissima.
Dalle 'note di intenzioni' del coreografo Boris Charmatz: Responsabile, radicale, impegnato. Aatt enen tionon è una blocco coreografico monolitico.Tre esseri pieni di vita, ma isolati e solitari, danzano come mai fino ad oggi, in un rigido disordine. Insieme e separati. L'azione ha uno sviluppo verticale. La scena è importante non tanto per il suo senso spettacolare ma perchè isola i protagonisti; l'approccio coreografico risiede nell'interplay delle solitudini e delle tensioni paradossali. Non c'è alcun contatto fisico, nessuno scambio di sguardi, nessun unisono, nessuna scenografia e non molto spazio per respirare; i nostri organi guidano a volte le variazioni più minime, con semplicità e vigore.
coreografia verticale per 3 danzatori
danza Julia Cima, Vincent Druguet, Boris Charmatz
corografia Boris Charmatz
produzione Edna
coproduzione La Halle aux Grains/Scène Nationale de Blois, La Ferme du Buisson/Scène Nationale de Marne-la-Vallée, La Bâtie/Festival of Geneva, Les Hivernales/Avignon