In questo progetto del coreografo e micro-biologo francese Xavier Ler Roy, il corpo umano non è considerato come un insieme di stati fissati, ma una serie di processi e trasformazioni che ne esplorino il funzionamento. Self-Unfinished è una ricerca sulle mutazioni di un corpo quando cessa di essere ciò che è, per diventare ciò che non è. Si tratta di un processo di decostruzione e ricostruzione del corpo per arrivare ad una sorta di corpo umano ‘disorganizzato’. Tutto parte dall’ idea di combinare diverse similitudini fisiologiche e formali, imponendo alla ‘figura umana’ diverse ‘immagini del corpo’ e cercando di creare delle zone indiscernibili. Le forme che risultano dalle diverse ‘immagini del corpo’ entrano in un flusso di movimento che scopre la possibilità di andare e venire tra forma e deformazione, o dalla forma all’ informe, in un processo che richiede una percezione attiva da parte di chi osserva. La struttura della pièce cerca di confondere inizio e fine, così come qualsiasi cronologia temporale e percezione di causa/effetto fra azione e movimento. Un dispositivo ridotto al minimo in cui il biancore dello spazio scenico e dell’illuminazione provocano una sensazione di sovra-esposizione confondendo piani e prospettive.
di e con Xavier Le Roy
a partire dalla collaborazione con Laurent Goldring
musiche Diana Ross
produzione in situ productions, Le Kwatt