Punti disseminati, che si esauriscono nel movimento dall’uno all’altro. Ogni punto è uno spazio limitato che rimane comunque elastico. Il movimento non è una serie di dissociazioni meccaniche. Ogni danzatrice si muove lentamente, attenta, desidera la superficie della pelle, uno sguardo, una striscia di luce. E’ una composizione continua, che consiste in movimenti, non unità dissociate, un flusso. Quattro performer che non si incontrano mai, quattro soli nello stesso spazio. E dura… dura…un’ora.
Ogni movimento è unico, niente si ripete, non c’è modulo. Ognuno avrà una propria visione. Non è necessario vedere tutto, e mostrare tutto. La musica tiene il centro dello spazio. Viene dal silenzio e continua oltre lo spettacolo.
coreografia Myriam Gourfink
musica di e con Kasper T. Toeplitz (basso elettrico, electronics)
con Francoise Campagne, Carole Carriga, Myriam Gourfink, Laurence Marthouret