Giardino Sonoro
Mirko Fabbri
L'installazione-concerto Giardino Sonoro di Mirko Fabbri è una sorta di finestra aperta attraverso cui fissare lo sguardo.
Un 'giardiniere musicista' coltiva delle piante amplificate. Piccoli circuiti parassiti montati su un giardino di piante grasse mostrano i corpi attraverso i quali il suono, tradotto in un segnale elettrico è amplificato. Ognuno di questi piccoli sistemi di riproduzione o registrazione agisce come un filtro e opera scelte implicite, se così si può dire, aggiungendo una grana residuale autogenerata (self noise).
Occuparsi del rumore di questi circuiti significa capovolgere la prospettiva iperrealista dell'ossessione tecnica alla fedeltà (hi fi), significa considerare voce, allo stesso titolo del segnale, il rumore auto prodotto dai circuiti:consapevolezza della fallibilità tecnica.
Il giardino sonoro è concreto e astratto, superficie granulare increspata da piccoli crepitii e vibrazioni al limite dell'udibile, ri-costruzione di un ambiente minuto, piccolo, micro architettura senza peso di corpi filiformi, leggeri, ri-.progettazione dello spazio vuoto di contatto.