Solid Sea 01: the Ghost Ship - installazione video in due ambienti prodotta in occasione di Documenta XI a Kassel - racconta come, nonostante le denunce dei sopravissuti e il ritrovamento nelle reti dei pescatori di resti di cadaveri, per cinque lunghissimi anni le Autorità italiane e degli altri Paesi coinvolti nel naufragio negarono quella che è stata la più grande tragedia marina nel Mediterraneo dal dopoguerra ad oggi. Le prove del naufragio vennero inconfutabilmente alla luce solo grazie all’inchiesta del giornalista de La Repubblica Giovanni Maria Bellu, che, insieme ad un pescatore di Portopalo, scoprì e riprese il relitto, con una videocamera subacquea, a 19 miglia dalla costa siciliana. Oggi, dopo 7 anni, i responsabili della strage restano impuniti e i corpi di 283 uomini giacciono ancora sul fondo del Mediterraneo senza identità, perché i governi dei Paesi coinvolti si sono rifiutati di recuperarli e identificarli. Solid Sea 01: the Ghost Ship presenta il primo di una serie di casi che Multiplicity sta raccogliendo nell'ambito di una ricerca sulle trasformazioni del Mediterraneo. Un grande bacino d’acqua da sempre considerato una culla delle civiltà, luogo di incrocio di tradizioni e culture diverse, oggi invece diventato un “mare solido”, cioè un “continente solcato da rotte predeterminate e da confini insuperabili”, dove “identità rigide e specializzate - turisti, militari, pescatori, marinai, migranti, tecnici sottomarini e di piattaforme - si incrociano ogni giorno senza comunicare e spesso nemmeno guardarsi, costrette entro le loro traiettorie prefissate.” Un secondo caso della ricerca “Solid Sea”, presentato per la prima volta in Italia in questa occasione, è “Solid Sea 02: Odessa/The World”, prodotto da Armin Linke in collaborazione con Carlotta Cristiani e Matteo Fraterno dell’Osservatorio Nomade. Due video presentano i ritratti paralleli di due comunità che vivono a bordo di due navi da crociera: l’ Odessa, ammiraglia della flotta di bandiera ucraina, rimasta ancorata nel porto di Napoli, sotto sequestro, per sette anni, con a bordo il capitano e sette uomini dell’equipaggio e The World Residentsea, vero proprio condominio di lusso in continuo movimento, dove è possibile comprare un appartamento e con esso l’identità di cittadino off-shore.
Solid Sea è un progetto di Multiplicity. Presentato presso lo spazio Lima in collaborazione con Chiamamilano e Lima. L’allestimento è realizzato da studioper.