Grazie di esserti iscritto alla newsletter di Xing. Riceverai una conferma per email all'indirizzo segnalato.
Thanks for joining the Xing newsletter. You’ll receive an email notification.

Versione

Mad Deadly Worldwide Communist Gangster Computer God

 Massimo Carozzi

 
 

Mad Deadly Worldwide Communist Gangster Computer God, ambiente fono-luminoso di Massimo Carozzi.

Estate 1989. Al Topsy, un afterhour di Livorno, una voce ripete incessante una serie di parole, su una base ritmica scura e malefica. Mi allontano dal centro della pista facendomi largo fra i corpi, e riesco a scrivere quelle parole su un pezzo di carta.
Quindici anni più tardi quel pezzo di carta salta fuori, e inserisco la frase in un motore di ricerca. Mad Deadly Worldwide Communist Gangster Computer God è una frase contenuta in dozzine di lettere e proclami che Francis E. Dec ha spedito a migliaia di indirizzi a partire dai primi anni 60; fra i destinatari, i maggiori media americani, radio televisioni e giornali e le più alte cariche dello stato.
In quelle lettere Dec denuncia una gigantesca cospirazione messa in atto contro di lui da svariati presidenti degli Stati Uniti, dalla CIA, dall FBI, e chiaramente, come in ogni cospirazione che si rispetti, da lobby giudaico-massonico-comuniste (sic), i quali, attraverso la "Gangster Computer God Worldwide Secret Containment Policy" e il potentissimo "Frankenstein Computer God computerized brainthinking sealed robot operating arm surgery cabinet machine" si sarebbero insinuati nelle menti di ogni singolo abitante del pianeta terra al fine di controllarne i pensieri e le azioni. In una di queste missive il presidente Franklyn Delano Roosevelt viene accusato di praticare la sodomia con delle infermiere comuniste nella piscina della Casa Bianca. Nel 1985 i deliri schizoparanoidi di Francis E. Dec vengono recapitati nella cassetta delle lettere di Boyd "Doc" Britton, un dj di una radio di Milwaukee, il quale, ipnotizzato dal linguaggio folle e psichedelico delle lettere, decide di registrarne alcune. Queste registrazioni, assieme ad una luce stroboscopica simile a quella che pulsava sulla pista del Topsy di Livorno nel 1989, saranno i materiali del lavoro installativo che presenterò a Raum, a Bologna, il 2 novembre 2006.
(M.Carozzi)