C’è bellezza nel rumore? Forse è questa una delle domande che animano l’attività musicale di Peter Rehberg ovvero Pita, un nome un suono, l’anima intransigente e rumorosa della nuova elettronica, nonché uno dei padri storici dell’abusatissima estetica glitch. Chi ha avuto modo di vederlo dal vivo sa di cosa può essere capace la semplice accoppiata uomo+PowerBook: volumi sonori ben oltre le capacità di sopportazione umana, algoritmi del caos, gelide e implacabili tempeste siderurgiche che spazzano via ogni concetto di musicalità.