L’incontro tra queste due personalità della scena sperimentale italiana ha dato vita a una musica elettro-acustica che lievita quasi da sè. Nel live, come nel disco, i due artisti danno consistenza al suono attraverso il trattamento della voce e dei rumori di fondo, con microfoni d’ambiente e registratore a nastro."Un disco sensibile alle condizioni di adesso” (C. e R.G.)
Ehm aggira il problema dell’articolazione e del senso. Canedicoda e Renato Grieco, entrambi conosciuti anche sotto altre vesti artistiche (Ottaven ekNN), sono i forgiatori di suoni che hanno combinato questi spazi della presenza e del presente in un intercalare paralizzato. Una composizione in divenire, sensibile, che quasi si autocostruisce. Fondi d'ambiente, silenzio e rumore fermentano in un flusso di micro-dinamiche, momenti di impalpabilità e nodi di svolta. Ehm è musica concreta e senso tattile del suono: powder sound. In quella fase del sonno dove il sogno si manifesta per poi essere dimenticato. Alla ricerca di una non-narrazione, Canedicoda e Renato Grieco propongono la stasi come volontà. Una suite in due parti, dai titoli che parlano da sè: A): "E’ possibile che il fuoco caschi su una materia impalpabile. Mi rivolgo al corpo del volume, come se contemporaneamente potesse avere e non avere luogo. Non sono peli ma squadre.", e B) "Prontamente esposto al freddo e piegato in tre momenti. Uno spazio, una fitta avvolta dall’aria: il contatto genera fruscii. Il suono del nulla, il nome che vorremo per un attimo dare al vuoto, barba sorgente."