Fractured Utterance è un solo di chik white, nome d'arte di Darcy Spidle, musicista, scrittore e regista canadese. Dopo un passato musicale noise e punk, con il trasferimento sulla costa rurale canadese della Nuova Scozia, la produzione musicale di chick white ha subìto una svolta minimalista: ha iniziato a collezionare scacciapensieri artigianali cominciando ad impiegarli per dei set di improvvisazione in ambienti naturali (un rituale che continua a seguire con regolarità). Con il tempo questa pratica si è trasformata in un vero percorso di ricerca sperimentale, portandolo ad acquisire una virtuosità intuitiva nell'esplorazione degli armonici, nella creazione di tessiture sonore, e nella gestione del respiro, includendo forme parlate prossime alla poesia sonora. Nel suo live, Fractured Utterance, chik white enfatizza le qualità psichedeliche dello scacciapensieri, giocando in modo sorprendente con questo strumento molto limitato, uno dei più antichi al mondo. La 'jaw harp' (letteralmente 'arpa a mandibola') si suona pizzicando una lamella mentre si cambia il volume della cavità orale. In fin dei conti si tratta solo di metallo che vibra risuonando nel cranio di chi lo suona, quasi un memento mori, spaventoso e strano, ma che produce anche un ipnotico trasognamento immerso tra echi folklorici e ancestrali. L'oggetto diventa un tutt'uno con il corpo del musicista, e da questa simbiosi emergono minimi suoni umani (e in molti casi della natura circostante) intrecciati agli acuti shock metallici dello scacciapensieri accompagnati da circoli di droni.
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Fractured Utterance is a solo by chik white, stage name of Darcy Spidle, musician, screenwriter and actor from Canada. After a noise and punk musical past, chik white music took a minimalist turn when he moved to Chezzetcook, on the rural coast of Nova Scotia. Around then, he acquired a collection of handmade jaw harps and began a regular ritual of improvising on the instruments in natural settings. Over time, his harp project morphed into experimental territory and has come to incorporate a visceral freeform approach that explores harmonics, texture, breathwork, and sound poetry. In his live performance Fractured Utterance, chik white emphasizes the psychedelic qualities of the jaw harp, playing strikingly on this very limited instrument, one of the oldest in the world. The 'jaw harp' is played by plucking a reed while changing the volume of the oral cavity. In the end it is just a metal doodad that vibrates and resonates in the skull of the player, almost a memento mori, frightening and weird, which also produces a hypnotic dreaminess immersed in folkloric and ancestral echoes. The object becomes one with the musician's body, and from this symbiosis emerge minimal human sounds (mixed in some cases with the surrounding nature, when he uses the instrument to jam with the landscape and weather), interwoven with the sharp metallic shocks of the harp, accompanied by invisible drones.