Postfantamusicologia è una creazione sonora basata su testi e voce di Giampiero Cane, da lui stesso performati e manipolati dalla compositrice Daniela Cattivelli, che li ha proiettati elettronicamente in un flusso caotico. L’accompagna un remix in cui la voce contraffatta si mimetizza tra fanfare sintetiche e effetti doppler, come nelle criptazioni del SIGSALY, il sistema vocale sicuro utilizzato nella seconda guerra mondiale per le comunicazioni di livello più alto. Il disco è uno special dedicato alla figura eccentrica diCane: musicologo, docente, giornalista, scrittore e sportivo, a cui piace stare dalla parte del torto. Sebbene si renda conto dell'impossibilità della cosa (dovrebbe dar torto a chi gli dà ragione e così via), visto che singolarmente non potrebbe venirne a capo, ha risolto provvisoriamente il problema partecipando alla minoranza.
“Allunati dopo un formidabile balzo del mio Pegaso junior. La luna vista dalla luna sembrava una luna con un occhio ammaccato: una voce ripeteva Maledetto Méliès con un ritmo che sembrava rallentare, ma invece era costante. Luna tu, Luna marinara, Verde luna, Luna rossa, Moon dell’Alabama com’è che ti sei ridotta così?” (da Bar Stockhausen, lirica di Giampiero Cane)
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Postfantamusicologia is a sound creation based on the texts and voice of Giampiero Cane performed by himself and manipulated by the composer Daniela Cattivelli, who electronically projected them into a chaotic flow. It is accompanied by a remix in which his counterfeit voice is camouflaged among synthetic fanfares and doppler effects, as in the encryption of SIGSALY, the secure-voice-system used in the Second World War for higher-level communications. The record is a special edition dedicated to the eccentric figure of Cane: musicologist, professor, journalist, writer and sportsman, who likes to be in the wrong. Realizing the impossibility of that (he should blame those who agree with him and so on), given that individually he cannot find a solution, he has provisionally solved the problem by participating in the minority.
“Landed on the moon after a formidable leap from my Pegasus junior. The moon seen from the moon looked like a moon with a black eye: a voice repeated Damn Méliès with a rhythm that seemed to slow down, but instead it was constant. You Moon, Sailing Moon, Green Moon, Red Moon, Moon of Alabama, how did you end up like this?" (from Bar Stockhausen, lyrics by Giampiero Cane)