It (riformance) è il luogo di mezzo, include chi osserva, chi è in ascolto e l’invisibile.
È sia dentro che fuori. Può iniziare da qualunque punto.
È spaziale e si si snoda in più dimensioni, non è un oggetto. Può non essere in un luogo.
Esiste nelle potenzialità, dove mancano le azioni premeditate, non è possibile girargli attorno.
Include le singolarità divergenti e il divenire collettivo. È incontrollabile.
Ciò che accade o non accade in It hanno lo stesso valore.
Conta sul vuoto e su strumenti parlati, cenni, resistenze che partono dal buio.
E dal buio emergono relazioni più o meno visibili che vengono continuamente modificate da chi c’è, purché lo sguardo si mantenga sulla totalità e contemporaneamente sul dettaglio.
I tempi, i suoni e gli strumenti artificiali sono di contrappunto alla vastità e di sostegno alla specificità di movimenti impercettibili e vertiginosi.
Una coperta delimita lo spazio e ne mette gentilmente in discussione le dimensioni, c'è un costante riposizionamento di prospettive e di ruoli e l’uso di un dispositivo linguistico su carta come strumento di intonazione sensoriale (makesense).
It (riformance)
di e con Roberta Mosca
dispositivo linguistico makesense di Gabriel Beck
produzione Xing/Live Arts Week
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It (reformance) is the place in-between, it includes the observer, the listener and the invisible.
It is both inside and outside. It can start from any point.
It is spatial and unfolds in multiple dimensions, it is not an object. It may not be in one place.
It exists in the potential, where premeditated actions are lacking, it is not possible to avoid it.
It includes divergent singularities and collective becoming. It is uncontrollable.
What happens or doesn't happen in It have the same value.
It relies on emptiness and on spoken instruments, hints, resistances that start from the dark.
And from the darkness more or less visible relationships emerge, that are continuously modified by whoever is there, as long as the gaze is kept on the totality and at the same time on the detail(s).
Tempos, sounds and artificial instruments are a counterpoint to the vastness and support the specificity of imperceptible and dizzying movements.
A blanket delimits the space and gently questions its dimensions, there is a constant repositioning of perspectives and roles and the use of a linguistic device on paper as a sensory intonation tool (makesense).
It (riformance)
by and with Roberta Mosca
linguistic device makesense by Gabriel Beck
production Xing/Live Arts Week