Insomnia, a word of mouth è un passaparola, una miniatura per sempre recessiva, spostamenti e incroci occasionali alla ricerca di un piacere effimero ed anonimo ai bordi, tra gli argini dei fiumi, ai margini di un festival.
A Bologna, durante Live Arts Week, due donne - Anne e Alix – fanno cruising nel sottobosco di un evento pubblico, (quasi) in sordina. Come note a margine di un evento, pascolano attraverso le loro biblioteche personali condivise insieme agli ospiti, in una dark room a cielo aperto.
Un gioioso atto di bibliomanzia.
I libri agiscono loro malgrado. Vanno d'accordo tra loro, entrano in contatto attraverso attività, letture, traduzioni e tradimenti. Insieme sostengono lo spazio (sociale) in cui ci parliamo. Come i tremori della terra, Insomnia, a word of mouth accoglie e incoraggia la formazione di linee e fessure lungo questo spazio di condivisione. Una poesia bootleg orchestrata da un cambio di colore.
(pardon, chiedo scusa agli alberi)
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Insomnia, a word of mouth is a miniature forever recessive, cruising the edges, the river banks, the margins of a festival.
Two women - Anne and Alix - cruise the undergrowths of a public event, (almost) unannounced. Like notes on the sidelines of the event, they (f)orage through their libraries together with guests, in an open air dark room.
A joyful act of bibliomancy.
The books act in spite of themselves. They get along with each other, they get in touch across activities, readings, translations and (mis)interpretations, together they hold a (social) space where we talk to each other. Like earthly tremors, Insomnia, a word of mouth welcomes and encourages the formation of lines and fissures along this space of sharing. A bootleg poem orchestrated by a change of colour.
(pardon aux arbres)