Ag NO3 (Nitrato d'argento)
Visioni a cura di Sonia Brunelli
16/12/2005 - 16/12/2005
Raum Bologna
Venerdi 16 dicembre 2005 Raum presenta Ag NO3 (nitrato d'argento) visioni a cura di Sonia Brunelli con il film Gramma di Gregory Petitqueux sonorizzato dal vivo da Danilo Casti, e le opere video di Amanda Chiarucci Lago Lacrimale, e di Monica Petracci e Silvia Bottiroli Vieni.
Ag NO3 (nitrato d’argento) è una composizione d’immagini mute, senza parole, e sonorizzate. La visione cade al di fuori del linguaggio, lasciando una faglia, un intervallo, una disgiunzione tra il dire e il vedere. Il pensiero del fuori è il pensiero di un’immagine che si scinde dalla parola e resiste alla presa del linguaggio rappresentando ciò che non si può dire o enunciare. E' nell’impensabile, nel fuori, nell’immagine, che il pensiero resta sempre in movimento. Lo sguardo è rivolto alla peculiarità chimica e grammaticale con cui le visioni sono state composte e trattate. La combinazione degli elementi connota una funzione operativa, un tratto, una tendenza autonoma dove le cose e le forme si prolungano e si ramificano in un percorso scientifico, fondato sulla trasformazione e animazione della materia. Il dispiegamento della proiezione oscilla tra una tonalità ritmica e una tonalità cromatica variabile allo spostamento delle masse o degli aggregati. Al movimento delle immagini esiste un cambio atmosferico e temporale del formato.
Il programma è curato da Sonia Brunelli, che ha dato vita a occasioni pubbliche in Romagna (tra cui il Munchausen Fest a Meldola) aperte alle diverse forze espressive che si interrogano sui linguaggi artistici e ricercano nuove forme di comunicazione.
Sonia Brunelli studia arte e il problema della rappresentazione artistica. Parallelalmente, conduce un proprio percorso creativo come performer, e collabora con la Stoa, Scuola di Danza e filosofia fondata dalla Societas Raffaello Sanzio di Cesena e con le compagnie teatrali Egum Teatro e Orthographe.
filmografia:
Lago lacrimale di Amanda Chiarucci (2005) durata 4’.
E' un azione performativa trattata con un intervento pittorico. L’azione nasce dal voler dare fisicità ad alcuni pensieri attraverso una scrittura franata su carta. La sovrapposizione delle parole forma un intreccio, un cordone, anacronistico ed astratto. Il tracciato è spesso e pesante, denso di corporeità e di storia. Il grafico della tensione abbandona la linearità delle parole scritte per liberarsi ad un linguaggio video, liquido e temperato.
Gramma un film di Grégory Petitqueux con sonorizzazione-live di Danilo Casti (2005) durata 60’.
La visione dialoga con l’andatura del passo e della melodia, un’intonazione artigianale dove la mano d’opera ne fonda l’essenza. L’esplorazione alchemica della materia è toccata da una profonda solitudine, creatrice di immagini e di sensazioni. Un’allegoria della pulsione reificatrice che spinge l’uomo a sostituire alla natura indeterminata il prodotto del suo bisogno di rappresentare. Un sistema chiuso, il mondo artefatto di un film girato con pupazzi come parabola della realtà.
Vieni di Monica Petracci e Silvia Bottiroli (2002) durata 3'20".
Vieni è il diario di un'iniziazione, un viaggio poetico, immaginario e fiabesco. Viaggio di una donna che risponde al richiamo della voce, e la esorta ad essere. Viaggio che attraverso l'esperienza d'amore conduce al mare. Viaggio che si compie nel perdersi per trovarsi, nell'erranza. Viaggio che lascia senza parole. Viaggio che, dall'oblio o dall'inconsapevolezza di sé, dà forma ad un'identità.