ZERO (Weak Fist) è il progetto di Patrick Tuttofuoco selezionato dal bando Italian Council 2017 che si svolge tra Rimini, Berlino e Bologna dal 15 settembre 2018 al 17 aprile 2019.
La scultura luminosa di Tuttofuoco inaugura a Bologna in Porta San Donato giovedi 17 gennaio 2019 alle h 19 e rientra tra i main projects di ART CITY Bologna 2019 in occasione di Arte Fiera.
Proposto dal Polo Museale dell’Emilia Romagna con la collaborazione del Comune di Rimini, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e Xing, ZERO (Weak Fist) è stato selezionato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC tra i progetti internazionali che si sono contraddistinti per l’eterogeneità degli ambiti e dei linguaggi artistici adottati.
ZERO (Weak Fist) si sviluppa come un intervento transitante: una scultura luminosa mobile progettata per ricollocarsi in una serie di tappe a Rimini, Berlino e Bologna. I luoghi scelti per le tre città hanno un carattere di reperto archeologico, fossile, quasi fossero rimasti immutati nel tempo (formalmente o idealmente): l’arco romano di Rimini, la corte dell’Ambasciata Italiana a Berlino (condivisa con l’Istituto Italiano di Cultura) che è letteralmente l’estroflessione di uno spazio nazionale in territorio straniero aperto all'accoglienza, e a Bologna la Porta Zamboni/San Donato, punto di accesso al quartiere universitario, luogo di irradiazione della ripresa medioevale del diritto romano in tutta Europa: una parte di città attraversata da flussi multiculturali che disegnano ed evidenziano la dimensione internazionale di Bologna e la sua vocazione all’inclusione, che questo intervento di arte pubblica intende sottolineare. “La scultura è un oggetto fresco che pur mantenendo una forma scoraggiata e malinconica evidenzia la presenza, il contesto e il ruolo delle architetture alle quali aderisce quasi in una forma di simbiosi. Il pugno cadente da un lato può sembrare un’arresa, ma dall’altro un tentativo di negoziazione non violento”. ZERO è un segno. Nel linguaggio dei segni lo zero é espresso mostrando la mano chiusa con il pollice a contatto con la punta delle altre dita. Polisemicamente raccorda il gesto di un Doriforo disarmato ripreso dalla statuaria ellenistica, e il rilascio sospeso tra tensione e rilassamento di un pugno semi-aperto allusivo del fare umano e la sua vita activa. ZERO (Weak Fist) è un’opera cangiante, visibile nella sua natura mediale durante la notte, che utilizza un simbolo allusivo, espresso come presenza al contempo gioiosa e incombente in connessione con le monumentalità differenti di Rimini, Berlino e Bologna. E’ un gesto non violento insinuato tra architetture forti che segna la persistenza di un pensiero critico.
Rimini, Arco di Augusto
15 settembre > 14 ottobre 2018
Berlino, Istituto Italiano di Cultura
28 settembre >31 dicembre 2018
Bologna, Porta San Donato
17 gennaio > 1 luglio 2019
****
ZERO (Weak Fist) is the project by the visual artist Patrick Tuttofuoco selected by the Italian Council 2017 that takes place in Rimini, Berlin and Bologna from September 15th, 2018 to July 1, 2019.
Proposed by the Polo Museale dell’Emilia Romagna with the collaboration of Rimini Town Council, Bologna Academy of Fine Arts, the Italian Cultural Institute in Berlin and Xing, it is one of the select few international projects chosen by MIBAC’s General Direction for Contemporary Art and Architecture and Urban Peripheries as distinguished for the heterogeneity of the areas and the artistic languages adopted.
ZERO (Weak Fist) is a transiting intervention: a mobile light sculpture designed to be relocate to a series of places in Rimini, Berlin and Bologna. The places chosen for exhibiting the piece in the three different cities are characterised by archaeological and fossil evidence, as if they had remained unchanged over time (formally or ideally): the Roman Augusto Arch of Rimini, the court of the Italian Embassy in Berlin (shared with the Italian Cultural Institute) which is literally the extroflexion of a national space in foreign territory open to hospitality, and the Porta Zamboni/San Donato, access point to the university district of Bologna which has been the place of irradiation of the medieval recovery of Roman law. The sculpture is an object that, while maintaining a melancholic or even disheartened form, highlights the presence, context and role of the architectural surroundings to which it is attached almost in a form of symbiosis. The falling fist may seem a surrender, but it could also be a non-violent negotiation attempt. In sign language, ZERO is expressed by showing the closed hand with the thumb in contact with the tips of the other fingers. Polysemically it connects the gesture of an unarmed doryphoros and the suspended release between tension and relaxation of a semi-open fist allusive of human doing and its vita activa. ZERO (Weak Fist) is an unstable artwork, visible in its medial nature during the night, which uses an allusive symbol that is at the same time joyful and looming, in connection with the different monuments of Rimini, Berlin and Bologna. It is a non-violent gesture nestling between strong architectural forms, signifying the persistence of critical thinking.