Morte Araba è un breve solo pensato per una figura femminile (la danzatrice svizzera Cornelia Wildisen). Dalle note del coreografo Maurizio Saiu, in Morte Araba il mondo è qualcosa di estraneo a questa “Mater Solitaria”. Spalancata alla vita eppure ad essa indifferente, isolata all’interno dello spazio-abisso di un tappeto finto orientale, subisce il moto che questo le comunica scuotendola dalla sua eterna fissità fertile. Il sacrificio può contare sulla adesione morale della vittima, simulacro che si espande nell’incuranza dell’allucinata visione."