Esiste un’arte creata specificamente per Internet? In che cosa si distingue dalle forme artistiche precedenti? Quali sono gli attori e quali i circuiti attraverso cui si diffonde? Il libro risponde ai quesiti individuando le caratteristiche peculiari della net.art, come arte della connessione o del “fare network”. Rispetto all’arte in rete (che usa Internet come mezzo di distribuzione delle informazioni), la net.art rappresenta un modello di relazione sociale che esplora le possibilità della comunicazione molti-a-molti, sostituendo le opere con le operazioni, la rappresentazione con l’innesco di nuovi circuiti di senso. La net.art funziona solo come networking e prende la rete o il “mito della rete” come tema. Ha spesso a che vedere con concetti strutturali: un gruppo o un individuo progetta un sistema, o un’interfaccia, che può essere espansa e modificata da altre persone. La net.art non si misura dunque con l’ultimo applicativo per il web design, ma riutilizza i software e le tecnologie date per scopi non previsti, o ne progetta di nuovi. Per questa ragione, è molto più accessibile a tutti coloro che “mettono le mani” sulla tecnologia. Non solo artisti quindi, ma anche hackers, ingegneri, ricercatori e attivisti. La seconda parte del libro ricostruisce le alleanze tra le diverse competenze, nella progettazione di campagne e incursioni nei recinti della proprietà privata digitale. I temi della difesa della libertà di espressione e della libera circolazione delle informazioni vengono reinseriti in una cornice fortemente originale e ironica. I riferimenti sono quindi alla cultura del plagio, del camuffamento e della performance, in relazione al contesto sempre aperto del gioco di rete.
Gli autori Marco Deseriis è giornalista ed esperto di nuovi media. Ha curato una rubrica di net.art per il portale della Rai e collabora con testate come "D" di Repubblica e L'Unità. Come organizzatore culturale è tra i fondatori del nodo italiano del network di The Thing e del festival internazionale Digital-is-not-analog e del Centro di Cultura Digitale Romano.
Giuseppe Marano, scrittore e traduttore, si è interessato soprattutto di new media, fumetti e fenomeni sottoculturali. Ha curato il volume La Chiesa del SubGenius (Prog 1998) ed è coautore di Mondo Underground (Tunnel 1998). E' tra i fondatori del nodo italiano di The Thing.
ShaKe Edizioni Underground
con interventi di:
Gomma Introduzione
Marco Deseriis-Snafu La net.art come narrazione aperta al gioco e alla reinvenzione
Luca Lampo Il virus del linguaggio come software del paradosso
0100101110101101.org Nikeground, dalla net.art al teatro urbano
In occasione della presentazione del libro saranno proiettati materiali rari e di riferimento nell’ambito della ricerca sulle potenzialità della rete.