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Cado

 Virgilio Sieni

 
 

Cado. Qui si cade continuamente e inaspettatamente in altro, piombando per associazione in una articolata costruzione di scene tragicomiche. I momenti forsennati mostrano un’articolazione che esce dalle regole codificate per farsi disciplina anarchica comunque fondata sulla memoria e le pratiche, si installa un alberello di Natale costruendolo in 14 sezioni coreografiche, momento epifanico e cerimonia macabra, si gettano continuamente rifiuti sui corpi, lo spazio vomita di tutto ma sempre con ferrea coerenza e costruzione, si arriva a dar vita alla prima baraccopoli per danzatori in una sorta di accelerazione dalla chiara identità gestuale, casereccia e iconoclastica. Si creano baracche ma anche urbanistica: si cerca di abitare nel teatro smontando e costruendo con oggetti d’affezione, oggetti che creano volutamente un susseguirsi di nature morte. Un corpo democraticamente politico affiora attraverso questi ominculus pieni di figure. Si agisce con buon senso, parafrasando Henry Bergson nel suo saggio sul significato del comico, e cioè ci si riadatta incessantemente, cambiando idea quando cambia oggetto.
È una mobilità dell’intelligenza che si regola esattamente sulla mobilità delle cose. 

Cado
ideazione Virgilio Sieni
interpretazione Ramona Caia, Erika Faccini, Marina Giovannini, Mara Smaldone
musiche Francesco Giomi
luci  Paolo Pollo Rodighiero
costumi  Manuela Menici
produzione Fondazione Teatro A. Ponchielli Cremona, Comune di Siena, Drodesera>Centrale fies, in collaborazione con Xing, Tempo Reale Firenze

Cado. In this show one 'falls' continuously  into something else, swooping through an articulate construction of tragic-comics scenes. The frantic moments in the scenes reveal a structure that avoids specifics rules and becomes a kind of an anarchic discipline. The space throws up any sort of things but always with a steely coherence and planning. One creates the first bidonville for dancers where the dancers, in a kind of acceleration, show a genuine and iconoclastic gestural identity. One creates bidonvilles but also an urbanistic  structure. We see a mobility of intelligence that regulates itself by the mobility of things.

Cado
Italian premiere – performance
conceived by Virgilio Sieni
with Ramona Caia, Erika Faccini, Marina Giovannini, Mara Smaldone
sound Francesco Giomi
lights  Paolo Pollo Rodighiero
costums    Manuela Menici
producedd by Fondazione Teatro A. Ponchielli Cremona, Comune di Siena, Drodesera>Centrale fies, in collaboration with  Xing, Tempo Reale Firenze