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Versione

Hedda Gabler

 Teatrino Clandestino

 
 

Dopo il debutto alla Biennale di Venezia e le tappe al KunstenFestivaldesArts di Bruxelles e al Festival di Santarcangelo, viene presentato a Bologna Hedda Gabler, creazione teatrale del Teatrino Clandestino che prosegue il percorso di indagine sul rapporto tra immagine video e teatro già intrapresa negli spettacoli precedenti Si Prega Di Non Discutere Di Casa Di Bambola e Otello, in cui si crea una sofisticata compenetrazione di piani, visivo, acustico.
Per quanto inedita, la drammaturgia di Pietro Babina in Hedda Gabler, si avvale principalmente di due elementi:la forma dialogica e il video.
Nei dialoghi, interamente riscritti, si riflette la complessità enigmatica dei personaggi; il testo è capace di evocare altri spazi e molteplici suggestioni contemporaneamente a quelle suggerite sulla scena. L’immagine video, al contempo elemento drammaturgico e scenografico, diventa imprescindibile contraltare alle azioni agite dagli attori dal vivo sulla scena. Tra i primi piani dei personaggi sullo schermo e i corpi dei personaggi sulla scena si crea la sovrapposizione tra macro e micro. Se da un lato il velo che ricopre l'intero quadro scenico separa, dall’altro, per sua natura consente di penetrare, di andare oltre, in un oltre.

Con Fiorenza Menni, Angela Presepi, Renata Salmini, Michele Cipriani, Pietro Pilla, Giorgio Porcheddu
Realizzazione video  Francesco Borghesi
Scenografia  Pietro Babina (ideazione) Federico Babina (design)Luca Piga (realizzazione)
Costumi e decori Fiorenza Menni
Musiche Recoil, Pietro Babina
Scritto e diretto da Pietro Babina
Produzione Teatrino Clandestino
Coproduzione La Biennale di Venezia – Teatro, ERT – Emilia Romagna Teatro,
In collaborazione con Comune di Bologna