Nel 2000, anno della prima edizione di Netmage, lo scenario italiano degli eventi e dei momenti attenti alla sperimentazione audiovisiva era pressoché inesistente. Rari centri di produzione culturale indipendenti, alcuni centri sociali e pochi significativi locali, assolvevano una funzione minima di visione e ascolto possibile fra vj-ing e live media, con dispositivi ancorati  alla tradizione del cinema sperimentale.
Dall'altro lato si estingueva la spinta propositiva dei festival storici dedicati alle arti elettroniche, nati sul finire degli anni '80 e all'inizio dei primi '90, in relazione a ciò che veniva allora definita "video-arte". Il 2000 fu probabilmente un anno di passaggio, inaugurando di fatto una nuova stagione del clubbing, del post-clubbing e della cultura visiva più in generale. Un lieve ritardo rispetto a quanto già abbondantemente espresso sul piano musicale ha visto, solo a partire da quei primordi del nuovo decennio, l'affermarsi di una cultura visiva elettronica disinvolta e diffusa in diversi contesti di liveness e per altri versi sulle reti telematiche.
A sei anni di distanza sono nati un pò alla volta festival, eventi, rassegne, che presentano artisti visivi, designers, musicisti che della ricerca audio/video fanno il cuore del proprio percorso. Parallelamente festival preesistenti con altri orientamenti di stile o di gusto musicale hanno aperto il proprio programma a interazioni audiovideo. E infine si sono affacciate interessanti realtà editoriali ciascuna in dialogo con questo scenario.
Da sempre convinti dell’importanza di un tessuto nazionale, Diamo vita con questo primo appuntamento ad un incontro aperto fra organizzatori, curatori e pubblico, per provare a fare un punto della situazione: fra orientamenti, prospettive e ipotesi per uno scenario a venire che speriamo ancora ricco di sorprese.

"In 2000, the year of the first edition of Netmage, the Italian scene of events and moments attentive to audiovisual experimentation were practically nonexistent. Rare centers of independent cultural production, a variety of squat centers and a handful of significant bars, performed a minimal function of possible vision and listening between vj-ing and live media, with dispositions anchored  in the traditions of experimental cinema.
On the other hand,  the leading force of historical festivals dedicated to electronic art, born at the end of the '80's and early '90's, in relation to what came to be defined as "video-art", had died out.  2000 was probably a year of passage, inaugurating a new season of clubbing, post-clubbing and more visual culture in general.  A slight delay with respect to how abundantly this was already being expressed at the level of music, just from the first moments of the new decade, affirming an uninhibited electronic visual culture, diffused in a variety of liveness contexts and in others through the telephone lines.
Six years later witnessed the birth, a bit at a time, of festivals, events, and reviews that presented visual artists, designers, international and Italian musicians that through audio/video research make up the heart of the true course.  At the same time, pre-existent festivals with other orientations in style or tastes in music have opened their actual programs to audiovideo interactions. E infine si sono affacciate interessanti realtà editoriali ciascuna in dialogo con questo scenario.
Ever convinced of the importance of a national fabric, Netmage 06 gives life with this first appointment, as an open encounter between organizers, curators and the public, to try and make a point of the situation: between orientations, perspectives and hypotheses for a scenario to come that we hope will again be rich with surprises."

Audiovisiva (Milano)
www.audiovisiva.com/

Dance Marathon (Milano)

Dissonanze (Roma)
www.dissonanze.it/

Elettrowave (Arezzo)
http://www.arezzowave.com/elettrowave/index.php

Vjcentral.it (I)
www.vjcentral.it

Peam (Pescara)

Sintesi (Napoli)